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Roma. Sui Piani di Zona, adesso i crociati della legalità dicono che è “sbagliata la legge”

Le leggi vanno rispettate, ma se intaccano gli interessi degli speculatori e degli arraffatori è la legge che va cambiata. L’apparente paradosso per i crociati della legalità si sta rovesciando sull’amministrazione comunale come contraddizione contundente. Il nocciolo della contraddizione, ancora una volta, sono i Piani di Zona, forse l’esempio più clamoroso di intreccio tra interessi speculativi sull’edilizia agevolata e complicità istituzionali. A denunciarlo ancora una volta è l’Asia-Usb che da anni sta contrastando colpo su colpo i tentativi di avallare come immodificabile una situazione che grida vendetta, oggetto di inchieste e sentenze della magistratura e di accanimento con sfratti e aumenti degli affitti contro migliaia di famiglie residenti nelle case costruite con i Piani di Zona sulle aree ex 167 a Roma.

Dalle dichiarazioni dell’assessore Montuori fatte durante il convegno che si è svolto ieri presso il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, riportate dalla stampa, si palesa finalmente il pensiero della Amministrazione comunale a proposito dell’applicazione della legge in materia di edilizia agevolata.

Ci dice l’assessore che le responsabilità di quello che sta succedendo nei piani di zona, dove sta indagando la magistratura romana, non è di chi ha ignorato la legge, truffando lo stato e decine di migliaia di cittadini, ma della legge stessa che sarebbe – sempre secondo l’assessore – contraddittoria” denuncia l’Asia-Usb in un comunicato.

Non è neanche sufficiente per chi guida la politica dell’urbanistica a Roma il pronunciamento della Corte di Cassazione con sentenza 18135/2015, è un bel dire per chi ha fatto del ripristino delle legalità un fiore all’occhiello”.

E’ il chiaro il tentativo di auto assolvere l’Amministrazione capitolina e la sua stessa Avvocatura dalla mancata applicazione della legge: non è stato proprio il Comune di Roma ad autorizzare la vendita ai prezzi di mercato agli inquilini che avevano acquistato la casa di edilizia agevolata al prezzo massimo di cessione?

Ora con queste dichiarazioni si vuole spingere il governo a cambiare la legge invece di assumersi le responsabilità di non averla applicata.

Sono i cittadini romani a subire il prezzo di queste scellerate complicità, le sanzioni che non vengono ancora applicate rappresentano un danno erariale per Roma. Si vuole risolvere tutto con l’affrancazione facendo pagare più volte ai cittadini coinvolti il prezzo della loro complicità” commenta l’Asia-Usb annunciando che non arretrerà di un millimetro dal contrasto di una illegalità acclarata ma evidentemente non confacente ai criteri della legalità oggi prevalenti.

 

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