Siamo i membri del Forum per la Tutela del Parco di Aguzzano, coordinamento di realtà sociali, scuole, poli culturali, associazioni, comitati e abitanti dei quartieri Rebibbia, Ponte Mammolo e Casal dè Pazzi. Il Forum, istituito il 9 febbraio in una partecipata assemblea al Casale Alba 2, si pone come obiettivo la tutela del Parco e dei suoi Casali.
Nei mesi scorsi siamo venuti a conoscenza di un interesse della Giunta del IV Municipio per il Casale Alba 1, uno dei 5 casali del Parco di Regionale Urbano di Aguzzano. Il Piano d’Attuazione del Parco, punto fermo a tutela di quest’area verde, prescrive la destinazione d’uso dei casali: attività socio-culturali rivolte agli abitanti dei quartieri limitrofi.
Con la Delibera n.21 del 12/12/2018 la Giunta Municipale ha invece stabilito di mettere a bando la concessione in valorizzazione per il Casale Alba 1 con attività private, anche a scopo di lucro, a tema “food” focalizzate sulla pizza, senza consultare, come prescritto, né l’ente gestore RomaNatura né la Regione, né tantomeno gli abitanti e le realtà del territorio. Una delibera che viola i vincoli sul Parco e ignora la richiesta di processo partecipativo da parte del territorio; inoltre, consentendo l’ingresso nella gestione del Parco di privati a scopo di lucro o di finti “privati sociali” delle grosse fondazioni e cooperative, la delibera costituisce un pericoloso precedente non solo per Aguzzano, ma per l’intero sistema delle aree protette. Siamo di fronte, a tutti gli effetti, al preludio dell’indebolimento dei vincoli sul Parco e dunque al suo progressivo smantellamento. A nulla sono valsi i numerosi tentativi di aprire un’interlocuzione con l’amministrazione municipale sulla vicenda, nonostante anche la Regione e RomaNatura si siano dette disponibili ad aprire un tavolo sul futuro del Casale Alba 1.
La storia di Aguzzano è storia di una comunità che si è sempre battuta per la sua tutela, a partire dalla lotta per l’istituzione del Parco nel 1989, che ha strappato questo polmone verde alla cementificazione. Il Parco è, ancora oggi, tutelato dal basso dagli abitanti e da chi lo frequenta ogni giorno. Esistono già, ad Aguzzano, realtà che svolgono attività compatibili con una riserva naturale e con il Piano d’Attuazione: la Biblioteca Fabrizio Giovenale, l’Orto Giardino di Aguzzano, il Casale Alba Due. Da queste esperienze si dovrebbe ripartire anche per il futuro di Alba 1, su cui si può immaginare un progetto ampio che, coinvolgendo gli abitanti e le realtà sociali, rispetti le istanze del territorio e i vincoli di sostenibilità ambientale previsti per un’area naturale protetta.
Il Forum ha formulato una proposta alternativa a quella del Municipio IV: l’affidamento del Casale Alba 1 al Museo di Casal de’ Pazzi, importante realtà del quartiere che ha l’esigenza di nuovi locali, per la realizzazione di un polo museale-didattico con possibilità di spazi multifunzionali e percorsi di partecipazione attiva del territorio, in particolare delle scuole, delle associazioni, dei comitati e degli abitanti. La proposta è in corso di implementazione da parte del Forum con dei tavoli tematici ed è stata presentata al Municipio e alla Regione.
Uno dei promotori del Forum è appunto il Casale Alba Due, nato nel Dicembre 2012 a seguito della battaglia contro un’altra speculazione nel Parco. Uno spazio in cui, grazie all’attività volontaria di decine di persone, senza alcun finanziamento né lucro, si stanno costruendo nuove modalità di organizzazione, condivisione, socialità. Un contenitore in continua evoluzione, riempito dalle centinaia di persone che partecipano attraverso laboratori, iniziative, attività tutte gratuite. Alba 2 collabora con varie istituzioni del territorio, come l’ Istituto Comprensivo “Giovanni Palombini” , il Museo di Casal de’ Pazzil, la Parrocchia di San Gelasio, il Centro anziani Ponte Mammolo – Rebibbia, l’ Associazione di volontariato “A Roma, Insieme” che si occupa di far uscire, di tanto in tanto, i piccoli con meno di 3 anni figli di madri detenute nel carcere di Rebibbia. Dall’esempio di Alba 2 sono nate l’ ASD Mammut Ponte Mammolo.
Nelle scorse settimane, a fronte di una totale chiusura al dialogo da parte della Giunta del IV Municipio, alcuni membri del Forum e del Casale Alba 2 hanno subito gravi attacchi intimidatori con identificazioni da parte della forza pubblica mandata direttamente dal Municipio. La grande partecipazione alle iniziative del Forum e la vertenza sul Casale Alba 1, evidentemente, non sono gradite alla Giunta e alla presidente Della Casa.
️Si tratta purtroppo di una metodologia non nuova. Nell’affrontare i numerosi problemi del IV Municipio, come l’emergenza abitativa, l’ex Penicillina, la viabilità della Tiburtina, le sale slot, la carenza di spazi verdi e di cultura, la risposta dell’amministrazione municipale è sempre la stessa: muro di gomma e intimidazioni. Un comportamento paradossale per il Movimento 5 Stelle, che faceva dell’ecologia e del coinvolgimento dei cittadini due dei suoi principali cavalli di battaglia.
Ed è proprio sulla difesa dell’ambiente che in questi giorni stiamo assistendo ad una mobilitazione di livello globale che sta coinvolgendo migliaia di persone. Il Global Strike for Future del 15 marzo e la 23M, Marcia per il Clima e Contro le Grandi Opere Inutili segnano due date importanti per affermare che non siamo più disposti ad ascoltare le false promesse sulle devastazioni ambientali. Da Nord a Sud le vertenze ambientali si moltiplicano e cercano di connettersi per dare più forza ad un’istanza di rispetto dell’ambiente che non può più aspettare. Per ciò che riguarda i Parchi, rimanendo nel nostro caso, il tentativo di smantellamento delle aree verdi protette è di livello nazionale, come dimostra il disegno di legge (oggi ferma nelle commissioni parlamentari), risalente alla scorsa legislatura, che vuole riformare la legge 394/91. Tra le novità di questo disegno di legge vi è la possibilità di svolgere attività a scopo di lucro nelle aree protette e il progressivo coinvolgimento degli enti locali, strozzati dal pareggio di bilancio e dunque costretti alla dismissione del patrimonio pubblico, nella gestione delle aree. A Roma, il precedente di privati a scopo di lucro nella gestione delle aree verdi è il famigerato meccanismo dei Punti Verde Qualità, una vergogna che ha determinato la cementificazione o la chiusura di molte delle aree coinvolte oltre all’accollo, da parte delle finanze comunali, di ingenti debiti privati.
E’ inaccettabile. E’ inaccettabile che le richieste di partecipazione e l’attività sociale nei quartieri vengano trattati come problemi di ordine pubblico. E’ inaccettabile che il Movimento della partecipazione e dell’ecologia si rifiuti di aprire interlocuzioni con chi vive ogni giorno il territorio su una questione ambientale così delicata. E’ inaccettabile che un’amministrazione pubblica, peraltro sollecitata anche da altre istituzioni, si chiuda a riccio dietro le proprie competenze e in nome di queste violi ogni principio di trasparenza, partecipazione e democrazia. E’ inaccettabile che venga proposto il solito mantra della privatizzazione selvaggia come panacea di tutti i mali quando ci sono evidenti esempi, proprio a Roma, di cosa significhi consentire l’ingresso dei grandi privati nella gestione del verde pubblico.
La storia di questo parco e il suo valore per tutti e tutte noi ci impone di mobilitarci. Il Casale Alba 2, il Comitato Mammut, l’ASD Mammut Ponte Mammolo, il Forum, il Parco di Aguzzano e il suo tessuto sociale rappresentano una risorsa per il quartiere e la città, non un problema.
Per questo invitiamo tutti e tutte ad un corteo colorato, festoso e determinato che mandi un messaggio chiaro al Municipio: no alle speculazioni e alle intimidazioni, si ai percorsi partecipati e alla trasparenza, difendiamo Aguzzano e i suoi Casali!
Appuntamento sabato 30 marzo alle 15:30 alla fermata metro Rebibbia.
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