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Roma. Occupato l’assessorato alla casa. Ancora una speculazione nei Piani di Zona

Occupato ieri l’assessorato alla casa in via Capitan Bavastro. L’iniziativa di lotta ha visto protagonisti abitanti di una palazzina contempata nel Piano di Zona di Casale Nei, a Roma est. La palazzina mercoledì 3 aprile verrà messa all’asta. La cooperativa costruttrice dell’immobile di via Volontè è fallita e ora i 22 appartamenti sono in vendita. “Il tutto nonostante per la loro realizzazione la Regione Lazio abbia versato dei soldi pubblici” denunciano Asia Usb e i movimenti per il diritto all’abitare, organizzatori della protesta di ieri all’assessorato.

Ma la vicenda della palazzina di via Volontè è diversa rispetto alle tante altre emerse dentro il verminaio scoperto nei Piani do Zona ossia nei quartieri di edilizia agevolata sparsi per la città. La palazzina era stata occupata nel 2007 da un gruppo di famiglie senza casa organizzate con i Movimenti per il diritto all’abitare e nel 2014 è stata inserita nell’elenco della delibera regionale con il piano sull’emergenza abitativa.

Così mentre il Comune di Roma è inadempiente e non applica la legge che sanziona le violazioni commesse da coop e ditte costruttrici nei Piani di Zona, la Regione Lazio, titolare della politica della casa, ancora non risponde alle denunce avanzate durante i tavoli da molti comitati dei Pdz.

Tra questi via Volonté, alloggi di edilizia pubblica per anziani, finanziati all’80% a fondo perduto dalla stessa Regione e che rischiano di essere venduti illegalmente all’asta.
I ritardi dell’amministrazione regionale sono incomprensibili e rischiano di favorire chi vuole speculare su questo patrimonio pubblico.

 

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