Venerdì 26 settembre, grazie agli studenti delle scuole superiori e alla Rete degli Studenti Medi, Viterbo torna in strada con Fridays for Future per gridare la sua rabbia contro ciò che si sta facendo all’ambiente.
Anche Potere al Popolo Tuscia torna ad appoggiare con convinzione la manifestazione, così come continuerà a schierarsi sempre a favore di ogni mobilitazione in difesa dell’ambiente e di ogni azione messa in atto per invertire questa rotta suicida.
Scenderemo in piazza consapevoli, però, che non si può rendere più sostenibile il nostro rapporto con l’ambiente se non si intacca il sistema economico del quale siamo utenti e consumatori, ma soprattutto vittime.
È sicuramente nostro dovere fare tutto ciò che possiamo nel nostro piccolo perché ogni nostra azione quotidiana individuale, se moltiplicata per tanti, può far la differenza. Compiendo scelte consapevoli possiamo dare un enorme contributo!
Inutile però illuderci e pensare che tutto dipenda solo da noi, dalle nostre scelte individuali: perché non tutti sono nella possibilità di fare la scelta più consapevole, perché tutti siamo vittime di quel sistema che impone produzione e consumo a discapito di ogni altra cosa.
Perché la campagna mediatica parla solo di acquisti consapevoli, plastic free, car free e fa solo appello alla buona volontà del singolo? E se è al singolo che si vuol fare appello, perché è solo una ristretta parte dell’informazione a dirci che per invertire la rotta c’è solo un modo più di ogni altro: smettere di mangiare carne, soprattutto di vacca? Perché la posta in gioco è troppo alta e la catena di produzione che ruota attorno alle vacche nessuno vuol davvero toccarla.
Denunciamo dunque con forza il drammatico stato del nostro pianeta, ma denunciamo anche il vero colpevole della devastazione dell’ambiente oggi: un sistema neo-capitalista che ambisce solo ad aumentare la produzione e fare anche della salvaguardia e tutela dell’ambiente una fonte di guadagno e profitto!
Potere al Popolo si schiera e combatte perché giustizia ambientale e giustizia sociale sono inevitabilmente collegate. Perché la lotta alla devastazione ambientale equivale a mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo socio-economico. Perché reclamare un mondo più pulito equivale a schierarsi dalla parte di coloro che non possono permettersi di difendersi dai problemi, tanto meno da quelli ambientali!
Nessun compromesso dunque: no alla distruzione dell’ecosistema in nome della produzione!
Seguici su:
@PTuscia; 
potere_popolo_tuscia; 
@poterealpopolotuscia
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
