L’Ater di Roma sta mettendo in atto già dagli ultimi mesi una politica nel centro storico delle città – e in particolare a Testaccio – che sta portando all’espulsione dei ceti sociali più deboli per fare posto a chi usa il patrimonio pubblico per scopi speculativi, B&B e altre forme di turistificazione che sono vietate dalla legge sull’edilizia pubblica. Questo grazie all’applicazione del D.L. Lupi del 2014, decreto apertamente in contrasto con la legge 560/93 che stabilisce i criteri di alienazione degli alloggi e tutela degli inquilini che non possono acquistare.
La strategia usata è quella di andare a ricercare negli anni un cavillo per dichiarare centinaia di inquilini senza titolo, procedere allo sfratto senza preavviso, mettere all’asta gli alloggi.
Quello che è già successo a molti abitanti di Testaccio, lo stesso che è avvenuto a Monica alcuni mesi fa: cacciata improvvisamente dall’alloggio dove era residente insieme al nonno dal 1992, regolarmente censita pagava il canone d’affitto, e dopo 27 anni è stata considerata, senza possibilità di smentita, abusiva. Ora il suo alloggio è all’asta!
A seguito di questa strategia, che mira in particolare a fare cassa per un Ater che sta diventando solo uno stipendificio per qualche dirigente e non un ente pubblico capace di gestire e valorizzare gli alloggi dove vive la parte popolare e più povera della nostra città, assistiamo al moltiplicarsi di casi di alloggi dove si esercita illegalmente l’attività di B&B. Ma mentre impegnano grandi energie per questa guerra ai più poveri, lasciano il patrimonio al degrado e all’abbandono.
La stessa politica è stata messa in programma, con l’approvazione della Delibera 133/2018, dalla Giunta Raggi sugli alloggi del patrimonio disponibile: vengono messi all’asta – addirittura – anche i canoni di affitto!
Ater e Comune di Roma stanno favorendo l’espulsione dei ceti popolari dalle case del patrimonio pubblico del centro città (Testaccio, Stazione Termini etc.) per incoraggiare i processi di gentrificazione e turistificazione (B&B) di Roma.
Per giovedi 7 novembre l’Asia Usb ha organizzato a Testaccio una assemblea pubblica presso la sede dell’Associazione Centro Solidale in via G.B. Boldoni.
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mauro
ma cacciano anche quelli che hanno fatto la sanatoria?