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Roma. Stop ai call center “pollaio”. Un operatore è morto sabato scorso

Potere al Popolo ha inviato un esposto alle autorità competenti (Asl, Ispettorato del lavoro, Procura della Repubblica) per denunciare la condizione di assoluto rischio per la salute a cui si trovano esposti i lavoratori di un grosso call center romano.

Lo stesso call center “pollaio” in cui lavorava Emanuele, il ragazzo di appena 34 anni, morto nella notte tra sabato e domenica.

Diversi lavoratori, già prima di questa tragica notizia, avevano contattato il telefono rosso preoccupati per la totale assenza di dispositivi di sicurezza in azienda.

Come Valentina che ci aveva raccontato di aver rinunciato anche a quel poco che riusciva a guadagnare con il suo contratto come co.co.co per non rischiare di ammalarsi. “Da quando è stata dichiarata l’emergenza, le modalità di lavoro sono rimaste le stesse, migliaia di persone che entrano ammassate agli stessi orari, postazioni non sanificate tra un turno e l’altro e lavoratori su cui è scaricata la responsabilità di disinfettare i propri strumenti di lavoro. Avevo troppa paura e ho deciso di restare a casa, ovviamente senza nessuna retribuzione”.

O Paolo che ci ha chiamati allarmato dalla notizia della morte del collega. “Non ci avevano detto nulla, non sapevamo che un nostro collega era risultato positivo al virus e ci hanno fatto continuare a lavorare come se nulla fosse, senza nessuna concreta protezione”.

Non possiamo più restare fermi a guardare mentre le aziende continuano ad esporre i lavoratori allo schifoso ricatto tra salute e lavoro.

Non possiamo accettare che il Governo tenga bloccate in casa migliaia di persone mentre non chiude le attività produttive non necessarie.

L’ultimo decreto governativo infatti ha messo i call-center out-bound tra le attività che devono chiudere ma quelli che effettuano attività inbound sono ancora tra le attività necessarie. Un lavoro che potrebbe essere facilmente svolto in smart working, mettendo in sicurezza tutti i lavoratori.

Per questo abbiamo deciso di agire e inviare questo esposto. Vogliamo che le autorità competenti intervengano e pongano fine a questi comportamenti criminali!

Difendiamo i lavoratori!
Blocchiamo tutte le attività non necessarie!

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