In questi giorni, dopo l’annuncio di nuovi controlli a tappeto sugli spostamenti di settimana scorsa, il Comune di Roma ha pubblicato sui propri canali una grafica che indica il metodo migliore per “segnalare” chi contravviene alle restrizioni imposte per bloccare il contagio di Coronavirus: è stato, infatti, implementato il portale apposito per le segnalazioni del comune, il cosiddetto Sistema Unico Segnalazioni, aggiungendo la voce assembramenti.
Se da una parte, come Potere al Popolo, siamo convinti della giustezza delle misure di distanziamento sociale, non comprendiamo e condanniamo con forza l’iniziativa di Roma Capitale sulle segnalazioni.
In questo momento sono migliaia i cittadini romani che sono costretti a casa senza assistenza, mentre soprattutto gli anziani ma anche i disoccupati e tutte le fasce sociali più “deboli” della popolazione avrebbero bisogno di misure che li aiutino a superare il momento: dalla spesa a casa a misure di sostegno al reddito.
Così come stridono con forza con questa iniziativa le immagini di autobus pieni, causati dal taglio delle corse, che ci arrivano tutte le mattine dai quartieri e dalle periferie: qua la maggior parte degli abitanti è ancora costretta a recarsi sul proprio posto di lavoro, mettendo in serio rischio la loro salute quella dei loro cari.
Ci teniamo a sottolineare il caso ormai tristemente famoso del call center – pollaio di Settecamini, dove a seguito del decesso di un giovane lavoratore, malato di coronavirus, i suoi colleghi sono stati completamente abbandonati dalle istituzioni cittadine.
Su questo caso come Potere al Popolo! Abbiamo già presentato un esposto, per il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza all’interno del posto di lavoro, situazione che si verifica in tante aziende ancora aperte nella Capitale. Sono questi dei “casi di assembramento” che l’amministrazione non si preoccupa di controllare e sanzionare.
La pubblicazione di questo sistema di segnalazioni quindi ci preoccupa sotto molti aspetti: siamo proprio sicuri che i romani abbiano bisogno di provvedimenti simili e non di misure di sostegno reale?
Questa iniziativa di fatto ci sembra che porterà al massimo a mettere un romano contro l’altro, evitando i reali problemi e rompendo ogni solidarietà tra gli abitanti della capitale che, abbandonati a sé stessi dalle istituzioni, oggi vivono un momento così difficile.
Vogliamo veramente che l’unica funzione dello Stato e dei suoi rappresentanti sia quella repressiva, in un momento così difficile per tutto il popolo italiano, mentre già centinaia di famiglie si trovano sul baratro del disastro economico?
Potere al Popolo! – Roma
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