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Roma. Intervista agli studenti del Kant sui fatti di sabato, e non solo

Abbiamo raccolto una testimonianza diretta degli studenti e delle studentesse del liceo Immanuel Kant di Roma, zona Torpignattara-Centocelle, che nella mattina di ieri hanno occupato l’Istituto resistendo anche a una spropositata reazione della polizia, che avrebbe voluto impedire con la forza la legittima azione dei ragazzi.

Un’azione che ha avuto una risonanza nazionale, con echi giunti direttamente fino alla Camera e al Senato, e che di certo segna un punto di rottura politico importante nei confronti dell’operato del governo e del Ministero dell’istruzione fino a questo momento, e su cui vi rimandiamo a ulteriori riflessioni nei prossimi giorni.

Ma ora, parola ai diretti protagonisti.

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Quali sono i problemi che riscontrate nel Kant, e perché avete occupato l’Istituto?

Al Kant, come in altre scuole, vediamo che le la connessione internet è pessima, inefficiente. Tutti gli studenti che sono in Dad da casa, con i professori che tengono la lezione dalla scuola, non riescono a seguire, il che fa della Dad uno strumento fallimentare.

D’altro canto, i trasporti sovraffolati o inesistenti sono un’altra importante problematica, soprattutto perché tanti studenti del Kant vengono da lontano e impiegano molto tempo per arrivare a scuola, con tutti i pericoli che questo comporta per la salute, propria e della famiglia. I cambi di orario inoltre diventano scomodissimi e distruggono la nostra vita, relegandola ai soli tempi della scuola.

Scuola che, quando è in presenza, è quasi del tutto incentrata sulla valutazione, quindi sulle verifiche e sulle interrogazioni. Perciò dopo una settimana di sciopero e di protesta abbiamo deciso di occupare e di portare la lotta su un livello più alto, perché la scuola che vogliamo è un luogo di emancipazione e di crescita collettiva, e la nostra occupazione vuole essere proprio un esempio di questa visione di scuola.

Quali sono secondo voi le ragioni per cui adesso siamo in questa situazione, che è simile o anche peggiore in tutto il paese?

Sono anni e anni che la scuola subisce disinvestimenti e politiche distruttive, e questo governo ha fronteggiato la pandemia in maniera indecente, ha dimostrato che preferisce finanziare le aziende, a discapito della scuola, della sanità o dei trasporti.

Com’è andata la mattinata di ieri, cos’è successo nello specifico con la forze dell’ordine?

Ieri mattina, entrati dentro scuola, subito dopo aver annunciato l’occupazione abbiamo visto la violenta irruzione delle forze dell’ordine, come si vede nel video che sta facendo il giro dei social, ma che anche in altri contesti hanno provocato altre colluttazioni con noi studenti.

Questa è la risposta delle forze dell’ordine, che compiono gli ordini impartiti dai piani alti dello Stato, dalla linea del governo, i cui interessi sono quelli di soffocare le voci di protesta contro il loro operato.

Tuttavia, dopo la parte più calda della protesta, siamo riusciti a farci accordare dalla Preside l’occupazione fino a lunedì 1° febbraio, giorni in cui proveremo a dare vita a un modello alternativo di scuola.

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