Menu

Roma. Oggi assemblea sul ballottaggio. Chi compete mangia allo stesso tavolo con Draghi

Potere al Popolo ha convocato una assemblea pubblica sui ballottaggi per giovedi 14 ottobre a Il Cantiere – Via Gustavo Modena, 92 -Trastevere (ore 18:30)

Dopo un risultato elettorale che ha riportato in auge il bipolarismo come unico sistema accettabile a Roma, come in altre città d’Italia, ci sarà un ballottaggio tra due schieramenti.
Sui territori, sui media, porta a porta e nei banchetti per le strade è già partita la retorica del mostro che avanza, del fascismo che riporterà all’età della pietra i nostri territori emancipati, della città allo sbando che solo i #Capaci possono amministrare
Al di là del fatto che le motivazioni riportate sono (purtroppo) riscontrabili nei post e sui volantini dei candidati che stanno uscendo in questi giorni, ma per questo non meno ridicole di quelle di un film trash-apocalittico, il dato politico rimane uno ed uno soltanto: chiunque vinca i ballottaggi, non cambierà nulla.

TUTTE LE FORZE POLITICHE CHE ORA SI CONTENDONO LE NOSTRE CITTÀ SONO ALLO STESSO TAVOLO DEL GOVERNO DRAGHI-CONFINDUSTRIA.
È stata una propaganda sotto tono, senza troppi attacchi e schermaglie proprio per questo motivo: quelle che oggi ci si presentano (nuovamente) come forze poste da due parti differenti della barricata, sono nella maniera più evidente la stessa faccia della stessa medaglia.

Gli schieramenti in campo contrapposti ai ballottaggi, sono gli stessi che, su come spendere i soldi del PNRR a favore di multinazionali e padroni locali, sull’autonomia differenziata che favorisce i ricchi, sull’aumento della tassazione ai lavoratori e non ai padroni e tantomeno a chi detiene rendite ignobili, hanno trovato e troveranno un accordo nelle poche ore di un consiglio dei ministri.

Sono schieramenti contrapposti solo sulla carta, ma che quando si tratta di fare gli interessi di una classe piuttosto che un’altra, scelgono in piena sintonia quella dei padroni e degli sfruttatori, di cui l’europeissimo Draghi rappresenta la garanzia di qualità.
La campagna elettorale, quindi, si accende solo in queste due settimane dove vengono sfoderati attacchi e stanche retoriche risparmiate a settembre per non turbare troppo il governo dei #capaci che solo nell’unità del padronato trova un vero supporto politico.

La partita che si gioca oggi non è più quella di quale blocco sociale spenderà i soldi del PNRR, ma sono scesi in campo i veri e propri stakeholder: la lotta in queste due settimane sarà aspra nel campo del padronato perché in gioco non c’è solo la normale amministrazione delle città, ma un’enorme quantità di soldi che si presenterà solo nel prossimo quinquennio, e poi mai più.

Chiunque andrà al governo in questa città favorirà le filiere economiche che lo supportano, lasciando minori importi al resto degli interessati. E la battaglia sta proprio qui: non stiamo votando tra fascismo e antifascismo, o tra migranti e tasse. Stiamo scegliendo quali soggetti e quali industrie riceveranno più o meno soldi, quale padrone si arricchirà più e quale meno.
Questo è ovviamente un gioco che a noi non interessa: invitiamo tutte e tutti ad astenersi dal dare alcuna preferenza al ballottaggio, chiunque vincerà di certo non farà gli interessi dei lavoratori, dei precari dei disoccupati, di chi vive nelle case popolari.

IL PNRR FA GOLA A TUTTI, ASSISTIAMO ALLA RICOMPOSIZIONE DELLA CLASSE DOMINANTE CON L’UNICO SCOPO DI INTASCARSI I SOLDI E CONTINUARE AD AFFAMARCI.
E quando diciamo tutti intendiamo non solo gli eletti che metteranno direttamente le mani nella marmellata, ma anche gli sconfitti ormai apparentemente fuori dai giochi.

Lo si intuisce guardando la giravolta di Carlo Calenda, che passa da una posizione neutrale a una dichiarazione di voto per Gualtieri – evidentemente consigliato dai suoi finanziatori interessati ai fondi del PNRR.

Lo si intuisce guardando le reazioni di Giuseppe Conte, che non manca di rimarcare la solidità dell’asse di governo a prescindere dalla posizione dell’ex sindaca Raggi.
A questo punto, semplicemente, c’è da chiedersi: se tutte le forze di governo si intestano di fare da stampella a Gualtieri per rafforzare “l’agenda del PNRR” (cit. Draghi), noi che non c’entriamo niente, cos’altro dovremmo fare se non proseguire la nostra agenda di opposizione e di Roma Città Pubblica?
LA SFIDA CON QUATTRO CANDIDATI A ROMA NIENTE ALTRO ERA CHE UN DERBY ALLARGATO DELLA CLASSE PADRONALE. UNICHE ALTERNATIVE: CONTROLLO POPOLARE SULLA SPESA E LAVORO MUTUALISTICO E TERRITORIALE

Il nostro risultato elettorale, lo abbiamo già detto e non abbiamo paura ad affrontarne le conseguenze, non è ancora all’altezza del compito storico che ci poniamo come forza inclusiva di opposizione al sistema liberista.

Abbiamo deciso di giocare con le regole di un sistema che ci ha sempre tenuti distanti, che le ha rese complesse per evitare la partecipazione dal basso, che ha posto degli ostacoli insormontabili legati alle risorse economiche e mediatiche che i candidati devono avere per raggiungere con le proprie idee tutti i potenziali elettori.
La partita è solo rimandata.

Oggi possiamo dire con orgoglio che una forza di opposizione, anche a Roma esiste ed è organizzata. È in grado di mettere in campo un grande numero di militanti, in maggioranza giovanissimi, e radicarsi nei territori aprendo spazi alla cittadinanza e riempiendoli di contenuti e attività.
L’obiettivo politico che ci poniamo è quello di stare con il fiato sul collo alle istituzioni, chiunque vinca questo inutile ballottaggio. Monitoreremo ogni delibera, ogni atto, ogni concessione e porteremo e ne chiederemo la modifica a favore delle classi meno abbienti.

L’attività del controllo popolare sulle istituzioni sarà fondamentale per affermare la nostra presenza in città in vista delle prossime sfide.
Questo percorso non si è mai arrestato, ha avuto un picco durante il mese di campagna elettorale, e da oggi riparte più forte di prima, con più idee e organizzazione: invitiamo tutte le compagne ed i compagni all’assemblea pubblica sui ballottaggi a Il Cantiere – Via Gustavo Modena, 92 -Trastevere Giovedì 14/10 ore 18:30.

Sarà un momento in cui discutere con persone interne ed esterne a Potere al Popolo, della Roma che ci aspetta delle sue sfide e del ruolo dell’opposizione sociale che dovremmo mettere in campo. Sarà un momento per confrontarci su questi fake ballottaggi che si giocano nell’unico campo padronale, su questa lotta intestina tra chi diventerà più schifosamente ricco e chi invece si arricchirà un po’ meno. E su chi, come ormai consolidato, sarà nelle strade per difendere gli interessi dei molti contro quelli di pochi.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *