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Roma. “Sapienza per la pace” alla Minerva, alcuni studenti rispondono alla Rettrice

Ieri, mercoledì pomeriggio, sotto la statua della Minerva alla Sapienza di Roma si è tenuta un presidio organizzato dalla rettrice del primo ateneo romano, Antonella Polimeni, intitolato “Sapienza per la pace”.

Decine di studenti e studentesse hanno partecipato al sit-in, in cui tra i vari intervenuti si è contraddistinta un raggruppamento particolarmente combattivo nel prendere sui fatti che si stanno svolgendo in Ucraina.

Cambiare Rotta, insieme alle realtà studentesche di “Sapienza contro la guerra”, ha portato nella piazza “Sapienza per la pace”, indetta da tutte le università del Lazio, la richiesta dell’interruzione immediata dei rapporti con la Leonardo, azienda leader nel settore di produzione delle armi che finanzia corsi della Sapienza e richiesto uno stop all’invio di armi e mezzi, da parte dell’Italia e dell’Unione Europea all’Ucraina“, si legge nella nota diramata nel pomeriggio dall’organizzazione giovanile Cambiare Rotta.

L’intervento risulta di grande importanza perché non si basa su una vaga, quanto legittima, richiesta di “pace”, ma come metodo di rivendicazione interviene direttamente nei meccanismi che tale pace non permettono di conseguirla.

Tale è il ruolo infatti di Leonardo Spa, fiore all’occhiello dell’industria italiana nei settori dell’aerospazio, della sicurezza e della difesa, che in altri termini si potrebbero descrivere come rami industriali fortemente impegnati nell’industria bellica.

Come rileva il 25 febbraio il sito specializzato Analisi Difesa, “Airbus Defence and Space GmbH, capocommessa, ha firmato in rappresentanza dei tre subappaltatori principali (Major Sub-Contractors, MSC), ovvero Airbus Defence and Space S.A.U in Spagna, Dassault Aviation in Francia e Leonardo S.p.A. in Italia, il contratto globale Eurodrone“.

Eurodrone è un sistema aereo a pilotaggio remoto a media altitudine e lunga durata con capacità versatili e adattabili che lo rendono la piattaforma perfetta per missioni di intelligence, sorveglianza, acquisizione obiettivi e ricognizione o per operazioni che coinvolgono la sicurezza nazionale“.

Ecco, in uno dei tanti esempi, il ruolo di Leonardo, che tanti partenariati ha attivi con la ricerca pubblica presente nelle università italiane, tra cui Sapienza (impegnata, tra gli altri, anche con paesi belligeranti e occupanti come Israele).

A rafforzare questa posizione, gli studenti di Cambiare Rotta hanno giunto che “abbiamo portato un punto di vista diverso: non possiamo dimenticare le colpe dell’espansionismo della NATO e dell’UE che dopo anni di conflitto anche oggi continuano a contribuire inviando armi e militari e come studenti universitari non possiamo guardare in silenzio la complicità del governo Draghi e della nostra Università“.

Una risposta dal mondo universitario che rappresenta sicuramente una buona notizia, dopo mesi di mobilitazione studentesca non “doppiata” dagli studenti degli atenei.

Il movimento per il cambiamento del paese ha assoluto bisogno anche del mondo universitario.

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