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Roma. Il presidio contro l’autonomia differenziata

Come preannunciato, oggi c’è stato il presidio contro ogni Autonomia Differenziata, a Via della Stamperia, a Roma, nei pressi di uno dei palazzi governativi, dove la ministra Gelmini presentava la sua bozza di proposta di Legge. Che è davvero inaccettabile, perché si vuole dare la delega ai presidenti di Regione di legiferare su 23 temi che riguardano la vita di tutti/e e di tutti i giorni.
Non bastava il disastro della Regionalizzazione in Sanità ( peraltro ancora più diseguale da Regione a Regione, in questa bozza perché prevede fondi in base alla spesa storica e non in base ai bisogni delle persone residenti in una data Regione), ma riguardano temi come la Scuola, i Trasporti, l’Ambiente, i Rifiuti , l’approvvigionamento di energia, di acqua e di tutti i servizi al cittadino, compresi gli asili nido e l’assistenza sociale.
L’esempio dello smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale in 21 Sistemi Regionali, avrebbe dovuto far capire quanto le Regioni siano state incapaci di garantire la Salute a tutti, tanto da favorire la crescita esponenziale della Sanità Privata , in barba all’articolo 32 della Costituzione.
E’ stato perpetrato sistematicamente un disegno per favorire l’ingresso dei privati, imprenditori della Sanità improvvisati , ma amici degli amici, quando si è capito che per la Salute la gente è disposta a spendere! In questo la capofila è stata la Lombardia (con gli esempi di Formigoni e don Verzé, quest’ultimo deceduto prima di finire condannato, entrambi hanno guadagnato bei soldoni , anzi Formigoni pur condannato lo manteniamo noi col ripristino del vitalizio concesso dai parlamentari leghisti e forzisti).
Ha poi continuato Maroni che sta nel CDA del San Raffaele di Milano,così come ci sta Angelino Alfano. Insomma le persone non possono accedere ai Servizi Sanitari a causa dei tagli , ma alcuni più uguali di altri continuano a lucrare sulla Salute.
E la Regionalizzazione ha mostrato ancora di piu le sue pecche in corso di epidemia, ma nessuno ha voluto trarre insegnamento da questo e anzi si vuole precede con l’Autonomia Differenziata su diversi temi che ci riguardano tutti nella vita quotidiana e la capofila di questa proposta è sempre la Lombardia.
Vogliamo darci una svegliata? Vogliamo protestare e dire la nostra? Vogliamo dirlo che L’ITALIA è una Repubblica Parlamentare non divisibile, non spezzettabile, ma che deve garantire a tutti i cittadini dal Sud al Nord gli stessi diritti sociali e civili come riportato nella Carta Costituzionale?
Be’ noi stamattina, per quanto non numerosi, ma molto determinati lo abbiamo urlato sotto uno dei palazzi del governo: NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, e prendendo spunto dal senatore De Falco, che l’ha detto come battuta, ma che calza a pennello, di Differenziata ci può essere solo la spazzatura.

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