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Savona. La crisi di Mondo Marine

Per Mondo Marine, la storica azienda savonese di costruzioni navali,  le campane suonano a morto o a martello?

Ci troviamo alla fine della storia oppure è ancora possibile lanciare l’allarme rosso?

L’antefatto ci indica che il TAR ha accolto il ricorso di Monaco Marine revocando la concessione demaniale attraverso la quale Palumbo Groups ha esercitato in affitto per sei mesi parte dell’attività (20 operai al lavoro su 59: gli altri a casa senza paga e senza cassa integrazione) dell’azienda già fallita per insipienza e ignavia del proprietario, non certo per scadute capacità tecnologiche.

E’ con dolore che ancora una volta si è costretti a segnalare l’inconsistenza assoluta dell’impegno delle Amministrazioni Pubbliche: a partire dal Comune di Savona, “carta velina” per ogni cosa seria e pronto, nella persona della principale esponente, a cadere nelle trappole dei cultori della memoria di Salò per passare alla Regione Liguria incapace di prevedere un qualche atto di programmazione industriale mentre permangono le difficoltà (eufemismo) di Piaggio e Bombardier e il decreto di area industriale di crisi complessa ha prodotto la risposta di qualche materassaio.

Tutto questo avviene in una Liguria dove la tragedia del viadotto sul Polcevera si sta trasformando nella farsa di una lotta di potere.

Spiace davvero scrivere queste note ma è necessario, ancora una volta, tentare di suscitare una reazione per cercare di fare in mondo che il tema di fondo del declino di questa area del Ponente Ligure non diventi inarrestabile.

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