Dopo Salerno, Brembate di Sotto. Lì la Digos, qui i Vigili del Fuoco. Evidentemente intercambiabili nella gestione del cosiddetto “ordine pubblico”.
Eh sì, perché ormai qualsiasi forma di contestazione a Matteo Salvini è considerata un problema di ordine pubblico. Compresi inoffensivi striscioni in cui ci si limita a scrivere, all’indirizzo del ministro, “Non sei il benvenuto”.
La crudezza dei fatti recita che la questura di Bergamo ha chiesto questa mattina alle 7,58 l’intervento di un’autoscala dei vigili del fuoco per rimuovere uno striscione appeso alle finestre di una privata abitazione di Brembate di Sotto, dove alle 9 era previsto un comizio di Salvini.
Abbiamo scritto al prefetto di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, per sapere quale pericolo per le persone o le cose abbia spinto a utilizzare a Brembate di Sotto il personale del Corpo Nazionale, distogliendolo da eventuali interventi di soccorso urgente, soltanto per tutelare l’amor proprio di un ministro.
C’era forse il rischio che a Salvini andasse il cappuccino di traverso? Che il suo amor proprio riportasse gravi ferite? Come coordinamento nazionale dei Vigili del Fuoco USB condanniamo per l’ennesima volta l’abuso che viene fatto dei pompieri in chiave ordine pubblico. Non è compito nostro reprimere il dissenso.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa