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Milano. Contestata in via Dante la mostra “Eyes of Mariupol”

La contromostra degli antifascisti milanesi.

Contestata oggi pomeriggio in Via Dante la mostra fotografica “Eyes of Mariupol” patrocinata dal comune di Milano, che infanga la memoria della Resistenza celebrando senza vergogna i ritratti dei comandanti e dei soldati del Battaglione Azov, una milizia neonazista dal 2014 in prima fila nel massacro dei popoli del Donbass da parte del regime nazigolpista di Kiev.

Di pari passo con le politiche di guerra e la propaganda guerrafondaia in nome di una guerra per procura portata avanti dagli imperialismi occidentali in Ucraina, questa mostra è stata la prova finale di cosa ci fosse dietro all’antifascismo di facciata del Partito Democratico: lo sdoganamento e la normalizzazione del neonazismo in nome della tenuta di un sistema, quello neoliberista occidentale, che sta trascinando l’umanità intera verso la barbarie.

I giovani antifascisti milanesi hanno risposto attaccando sui pannelli della mostra le immagini che restituiscono la verità storica delle efferatezze del battaglione Azov – dalla strage dei sindacati di Odessa alla repressione dei partiti di sinistra e degli antifascisti del Donbass – e indicando l’uscita dalla Nato come condizione necessaria per rompere la gabbia dell’imperialismo euroatlantico.

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4 Commenti


  • Mauro

    Vorrei tanto sapere chi cura le pubbliche relazioni dei nazisti Ukronici…


  • stefano caffagnini

    Grandi, grazie ragazzi


  • Prastirita@gmail.com

    Una vera vergogna!! Sala non è un uomo di sinistra non lo è mai stato.
    basta vedere com’è ridotta Milano.. sporca, violenta. periferie lasciate al degrado.cantieri aperti da 7 anni.(tranne che si tratti di quartieri benestanti
    tutto questo schifo grazie al Partito Democratico destra liberista.


  • Ta

    Ricordiamocelo, la prossima volta che il PD si fingerà «antifascista»…

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