Il 7 dicembre l’attenzione del mondo della cultura e di tantissime donne e uomini in tutto il pianeta sarà rivolta alla Scala. La musica e l’opera uniscono storie, culture, popoli diversi.
Ma in molte, troppe parti del mondo nelle stesse ore sarà la guerra, il clamore delle armi, a farsi sentire.
Il Teatro alla Scala nella sua storia gloriosa è stato spesso interprete delle passioni che agitano i contesti politici…La Scala del Viva Verdi, la Scala di Toscanini che non si piega al fascismo, la Scala della Milano che rinasce dopo le distruzioni del conflitto mondiale.
A noi piacerebbe che ancora una volta la Scala esercitasse il suo ruolo di guida morale e civile della città dicendo un forte no alla guerra. Chiamando tutti a lavorare per la pace.
Se condivide quanto noi auspichiamo, troverà Lei le parole giuste da dire prima che si apra il sipario.
Un pressante appello lanciato dal Teatro alla Scala affinché si ponga fine alla tragedia che stanno subendo le popolazioni della striscia di Gaza, alle morti di innocenti, tra i quali oltre cinquemila bambini, alla fuga senza meta di milioni di persone obbligate ad abbandonare le loro case distrutte, alla sofferenza di chi, israeliano o palestinese, rapito o imprigionato, è privato della propria libertà … avrebbe una forza e un valore inestimabile.
Si unirebbe alle parole accorate ed al tempo stesso severe di Papa Francesco e del Segretario dell’ONU António Guterres.
Sarebbe una bella pagina per la Scala e per Milano ed interpreterebbe, crediamo, il pensiero di molti che vivono nella nostra città.
Quanto sta accadendo in quell’area del mondo, così piena di storia e di significati, è destinato a segnare profondamente il nostro tempo; tutti noi, nessuno escluso, saremo chiamati a rispondere di ciò che avremo fatto o di ciò che avremo scelto di non fare.
Grazie per l’attenzione.
Milano, 27 novembre 2023
p. Associazione CostituzioneBeniComuni APS
Vittorio Agnoletto
Elena Basso
Leonardo Fiorentino
Emilio Molinari
Silvano Piccardi
Basilio Rizzo
Angelo Solazzo
Guglielmo Spettante
Mariangela Villa
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