Venerdì scorso, dopo l’ultimo sciopero del trasporto pubblico, abbiamo dovuto leggere un articolo del Corriere della Sera a firma Ferruccio De Bortoli nel quale si denunciano i “troppi scioperi dei trasporti” e si cerca di mettere gli uni contro gli altri lavoratori dei trasporti e pendolari, come se non sapessimo che lo stato in cui versa il nostro trasporto pubblico non è certo colpa dei lavoratori che scioperano, ma di un sistematico e decennale sotto finanziamento – confermato anche dall’ultima legge di bilancio – che apre la strada alle privatizzazioni.
Lo dimostra anche il caso di ATM a Milano che non trova autisti a causa dei bassi salari e dei turni massacranti e per questo ha cominciato la privatizzazione di alcune linee.
Ma quello del Corriere è un messaggio inaccettabile perché stigmatizza proprio uno dei settori più combattivi del mondo del lavoro, facendo sponda mediatica a chi vorrebbe i lavoratori zitti e buoni di fronte alla rapina dei loro diritti e allo sfruttamento, e a una classe politica che non perde occasione per attaccare il diritto di sciopero, come ci ha abituato Salvini da tempo.
Come hanno dimostrato a piú riprese negli ultimi anni le lotte dei sindacati conflittuali, soprattutto – ma non solo – in un altro settore ipersfruttato come quello della logistica, i diritti si recuperano solo con il conflitto e non con la concertazione sindacale al ribasso!
Nel segno della lotta costante al fianco dei lavoratori, dopo la campagna sul salario minimo, come Potere al Popolo stiamo portando avanti una petizione in molte città d’Italia per chiedere ai comuni di reinternalizzare i servizi in appalto, così da garantire ai lavoratori salari dignitosi, contratti stabili e misure di sicurezza adeguate.
Solidarietà ai lavoratori che scioperano, schiavi mai!
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Gianpaolo
si giusto ma c’è ancora qualcuno che acquista il corriere della sera? io se chiedo il corriere al mio amico edicolante, lui mi da il corriere dello sport. è inutile farsi il sangue amaro per la stampa, ormai non vende più niente e poi, persino in Italia, tutti hanno capito che i mass media ripubblicano solo comunicati stampa che il padrone americano gli ordina. le prostitute almeno sono belle, i giornalisti no.