Al Comune di Torino è stata approvata ieri una delibera, ne seguiranno altre due, sui musicisti di strada. Gli artisti potranno esibirsi solo in postazioni precise da prenotare con una app (!) e in orari molto limitati “dalle 16 alle 18 e dalle 20 alle 21” secondo quanto ha dichiarato l’assessore Giusta.
Inoltre nella delibera si legge: “Alla Polizia Municipale è data facoltà, in caso di reiterate violazioni, di sequestrare in via cautelare gli strumenti impiegati nel commettere la violazione”. C’è chi sostiene che tanto accanimento derivi dal nobile e altruistico tentativo di proteggere la tranquillità dei cittadini torinesi. Forse potremmo anche crederci se non fosse per quella sorta di “liberalizzazione” accordata per suonare in periferia, dove le limitazioni non sono certo quelle del centro.
A Roma ci siamo già passati e nell’accanimento contro gli artisti di strada a volte si è sfiorato il surrealismo. Nel 2012 ad esempio, sindaco Gianni Alemanno, quando il nuovo regolamento prevedeva tutta una serie di limitazioni per le esibizioni come la lontananza da scuole e luoghi di culto, e a Roma trovare una postazione lontana da un luogo di culto non è facile, o la limitazione degli orari, inoltre l’allora assessore Gasperini illustrava il divieto di suonare strumenti che comportino “disturbo alla quiete pubblica”, tra questi il sassofono (cosa questa che potrebbe anche offendere qualcuno). Per chiudere in bellezza allora fu presentato e approvato un emendamento che dava ai vigili urbani competenze da impresario o talent scout, dovevano infatti essere loro a fermarsi e assistere alle esibizioni di mimi e statue viventi per verificare se fossero o meno veri artisti.
Non sappiamo se anche a Torino è prevista la discrezionalità dei vigili urbani per decidere sulla qualità artistica dei musicisti, certo però si prosegue con le restrizioni e le chiusure, le operazioni fintamente fatte per il bene dei cittadini. E certo questa similitudine tra giunta Appendino e giunta Alemanno colpisce.
Mala tempora currunt dicevano i latini. Corrono brutti tempi e allora è meglio attrezzarsi. Buona musica a tutti
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