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Cuneo. Studente ferito in azienda durante l’alternanza scuola-lavoro

Uno studente di 17 anni, L.O è stato ricoverato d’urgenza ieri alle Molinette di Torino dopo che era stato travolto da un cancello nell’azienda Emmeti – Mondino di Genola (Cuneo) dove sta svolgendo il periodo di alternanza scuola-lavoro.

L’incidente è successo poco dopo mezzogiorno, orario in cui il ragazzo avrebbe dovuto “staccare” dal lavoro. Un dipendente ha notato il suo giubbotto ancora in sede e lo ha cercato. Insospettito, ha iniziato a cercarlo, trovandolo poco dopo nel piazzale dello stabilimento, lungo il lato verso via Vernetto. Era riverso a terra, schiacciato da una pesante cancellata.

Il ragazzo, classe 2002, studente presso l’istituto Afp professionale di Verzuolo stava svolgendo il periodo di alternanza scuola-lavoro presso la ditta Emetti – Mondino trattori.

Su quanto avvenuto, hanno subito preso  posizione gli studenti di OSA (Organizzazione Studentesca d’Alternativa) con un durissimo comunicato:

Ennesimo incidente durante uno stage. Uno studente di 17 anni di un Istituto Tecnico travolto da una cancellata durante l’Alternanza Scuola Lavoro. In Italia si moltiplicano gli incidenti sui posti di lavoro e la media dei morti sul posto di lavoro ogni anno è di circa 4000 lavoratori (una guerra non dichiarata) e in quanto a questo ci teniamo a ricordare i due macchinisti morti l’altro giorno a Lodi, che abbiamo ricordato scendendo in piazza a Milano e affermando che chi parla di fatalità è uno sciacallo. I lavoratori muoiono non per fatalità ma perché i datori di lavoro preferiscono tenere i soldi per il loro profitto piuttosto che investirli per la sicurezza di chi lavora.

In questo contesto di progressivo smantellamento dei diritti sociali, l’Alternanza Scuola Lavoro serve alle Multinazionali, ai padroni e all’Unione Europea a indottrinarci al loro modello di lavoro “smart”, flessibile, competitivo, ovvero quello della precarietà e dell’assenza di tutele. È per questo che l’ASL (Alternaza Scuola Lavoro) non è riformabile, che non serve retribuirla e che non esiste la “Buona Alternanza” perché questo meccanismo è stato precisamente pensato e strutturato – dagli anni 90 – con l’intento di rendere gli studenti, i futuri lavoratori, compatibili e abituati al loro modello di sfruttamento.

L’Alternanza non si può riformare, bisogna abbatterla e costruire l’Alternativa. Non ci sono scorciatoie.

LA PACE È FINITA L’ALTERNANZA VA ABOLITA!

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