Menu

Tamponi per i Sardi? No, iniezioni di propaganda sciovinista

La situazione di risalita dei contagi in Sardegna, come effetto di un afflusso turistico colpevolmente incontrollato, viene incredibilmente presentato dai media italiani come se fosse la scoperta di un enorme focolaio.

Solo ai più distratti può essere sfuggito come le notizie vertano quasi sempre, per non dire sempre, sull’apprensione per gli italiani che andando via dalla Sardegna potrebbero portare il virus in Italia.

Sostanziale menefreghismo invece per la condizione dei Sardi, che ora si ritrovano su un’isola in cui è nuovamente presente il Covid, per colpa dell’Italia, con la complice inettitudine del governo regionale e per la strafottenza di tanti vacanzieri, in un mix di incompetenza e arroganza coloniale che ha vanificato mesi di duri sacrifici di un popolo intero.

Che sia una campagna italiana di attacco contro la Sardegna è evidente. Ed è altrettanto evidente che a una campagna di questo tipo non può seguire altro che una valanga di disdette per le prenotazioni, con un danno economico enorme.

Si riaffaccia, anche qui, l’evidenza di quanto Liberu diceva già ad aprile,quando avvisava che il guadagno relativo ad una breve apertura sarebbe stato poca cosa rispetto al danno che ne sarebbe conseguito. Ma evidentemente la politica regionale doveva obbedire a ben altri interessi e non al puro buonsenso, ed ora se ne vedono le conseguenze.

E’ normale che monti il risentimento e la rabbia dei nostri cittadini per tanta stupidità, e non poteva che moltiplicarsi alla notizia dei test a pagamento presso il Mater Olbia mentre in alcune regioni italiane vengono offerti test gratuiti per chi torna dalla Sardegna.
Non si capisce come sia possibile che i Sardi, che spendono circa la metà dell’intero bilancio regionale per la Sanità, e che da quel bilancio arrivino copiosi finanziamenti per il Mater Olbia, non abbiano diritto ad un test gratuito. Possibile che si trovino sempre i soldi per tutto e per tutti, e non si trovino mai i soldi per difendere la salute dei Sardi?

Ha dell’incredibile, in questo quadro a tinte fosche, la notizia dell’esibizione delle frecce tricolori, questa mattina, sui cieli di Decimomannu.

Ancora una volta l’Italia, davanti all’ignobile atteggiamento delle sue autorità nei confronti del popolo sardo, risponde a colpi di propaganda tricolore.

Mentre da una parte va avanti il trattamento discriminatorio e la campagna di boicottaggio economico, lo Stato trova i soldi per giocare a fra volare gli aeroplanini sulle nostre teste.

Come in una grottesca rivisitazione dell’episodio di Maria Antonietta, il popolo sardo ha bisogno di sicurezza sanitaria, l’Italia risponde con le frecce tricolori.

Un tentativo pietoso di distrarre l’attenzione con un po’ di propaganda sciovinista, e di dare una riverniciata ad un’immagine dell’Italia che i Sardi vedono ogni giorno di più come ostile e predatrice.

Ma l’epidemia è stata la dimostrazione definitiva che i Sardi non possono più permettersi di affidare ad altri il diritto di decidere del proprio destino e di regolare i rapporti tra la nostra isola e il resto del mondo. Fare decidere ad altri, chiunque essi siano, ci metterà sempre nelle condizioni in cui ci troviamo ancora oggi: presi in giro, criminalizzati, tenuti in ostaggio da interessi stranieri.

Il pieno diritto all’autodecisione, ormai è assolutamente evidente, è l’unico modo che abbiamo noi Sardi per difendere la nostra stessa esistenza.

#Liberu

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *