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Sardegna. Perquisizioni contro attivisti No War

Questa mattina a Cagliari è stata perquisita la casa di una compagna attiva nella lotta contro le basi militari.

Il motivo della perquisizione sarebbe la ricerca di telefoni e PC in cui si potesse trovare traccia di un video di una contestazione spontanea avvenuta davanti al Comando Militare della Sardegna il 20 maggio 2022.

In quell’occasione della vernice fu lanciata sulla facciata del palazzo, che poi prese fuoco accidentalmente a causa di un fumogeno.

I giornali parlarono di una bomba molotov, che poi si rivelò non essere mai esistita.

La perquisizione di oggi sarebbe quindi legata a quei fatti e farebbe parte di un’ennesima indagine che mira a spaventare la militanza contro le basi.

Le accuse sarebbero danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di associazione terroristica, imbrattamento e manifestazione non autorizzata.

L’associazione Libertade esprime la propria solidarietà alla compagna colpita e a tutte le persone coinvolte, ricordando che le uniche bombe vere in Sardegna le usano a Quirra, Teulada e Capo Frasca e nessuno potrà mai riuscire a togliere legittimità alla lotta dei sardi per liberare la nostra terra.

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