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No all’arrivo di altri detenuti al 41 bis. Sit-in a Cagliari

Se l’annuncio del ministero della Giustizia sul trasferimento di 92 detenuti al 41 bis, nella casa Circondariale Ettore Scalas a Uta si dovesse concretizzare, significherebbe che un quarto del totale dei condannati a quel regime graverebbe sulla Sardegna.

Ci siamo già espressi sul tema lo scorso mese di agosto condividendo anche quanto denunciato dalla Garante Regionale dei detenuti in relazione all’inadeguatezza della struttura ed il sovraffollamento in relazione alla carenza di spazi, personale ed assistenza medica, ed in particolar modo sulle ripercussioni che la presenza di ulteriori detenuti al 41 bis possono creare al territorio.

La presenza di persone legate alla criminalità organizzata di stampo mafioso con un possibile radicamento nel territorio dovuto al conseguente inserimento delle rispettive famiglie, significherebbe mettere ulteriormente a rischio un tessuto economico-sociale già esposto alle infiltrazioni criminali così come già successo e denunciato da ex commissari antimafia e da diverse testate giornalistiche, in alcune zone del nord Sardegna.

Riteniamo che questo territorio così come la Sardegna intera è già stato abbastanza maltrattato, abusato e compromesso, come tutte le volte che ci sono state imposte le decisioni di chi agisce per interessi non nostri.

Consideriamo positivamente le tante altre voci, istituzionali e di rappresentanti politici e dell’associazionismo, che si sono espresse al proposito dal territorio.

Invitiamo tutti quelli che vorranno partecipare e prendere parola sul tema, per continuare ad opporci e mantenere alta l’attenzione.
E’ prevista la partecipazione di Irene Testa, Garante Regionale dei detenuti.

Sabato 04 ottobre ore 10,30 a Cagliari in V.le Buoncammino n.9, di fronte al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Sardegna.

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