Il liceo artistico “Emilio Greco” conta, con il serale, quasi mille presenze fra studentesse e studenti. La sede di San Giovanni La Punta, presso il Polivalente, ha carenza di aule e di laboratori. Necessità di un laboratorio di Ceramica con un forno, tipologia di forno a cui per spegnersi totalmente occorrono 48 ore. Necessità di un laboratorio di pittura con un impianto di aerazione. Necessità, di conseguenza, di un piano per la sicurezza specifico. Necessità anche di banchi. Ha l’infermeria adattata in uno stanzino in coabitazione con altro.
Tutto questo, recentemente, è stato denunciato dalla stessa presidenza. Le studentesse e gli studenti stanchi di questo stato di cose che perdura da oltre cinque anni, hanno occupato per tre giorni il plesso scolastico, dove mancano anche gli spazi adeguati nelle aule, con le studentesse e gli studenti, e gli stessi docenti, costretti a svolgere lezione in corridoio.
In contemporanea all’occupazione in corso al Polivalente, le studentesse e gli studenti della sede di Sant’Agata Li Battiati, plesso proprietà comunale, del liceo “Emilio Greco”, hanno fatto sentire le loro ragioni davanti al palazzo del Municipio, chiedendo all’amministrazione comunale l’intervento per “spazi adeguati per il regolare svolgimento delle lezioni”.
Mobilitati anche molti genitori, con una raccolta di firme promossa da molti genitori in sostegno alla lotta delle proprie figlie e dei propri figli. Finita l’occupazione, la protesta non è finita. Infatti, si svolgerà uno sciopero e corteo a Catania, giorno 28 novembre, manifestazione a cui il Collettivo “Emilio Greco” invita le altre scuole catanesi a partecipare.
Dietro la retorica efficientista della “Buona scuola” e l’ipocrisia delle operazioni di facciata delle “Belle scuole”, si nasconde una realtà ben più triste di abbandono della scuola italiana al suo destino, di cui la vicenda dell’Emilio Greco è un chiaro esempio.
L’USB Scuola sostiene la protesta degli studenti dell’Emilio Greco e il 28 novembre sarà in piazza al loro fianco.
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