Sono circa 1400 le lavoratrici e i lavoratori della RESET, una partecipata comunale, in lotta per chiedere l’attuazione degli accordi sottoscritti fra le rappresentanze sindacali e il comune di Palermo.
E oggi, stanchi di aspettare hanno occupato l’aula consiliare : “Le lavoratrici e i lavoratori della RESET – dichiara Sandro Cardinale, responsabile della Federazione del Sociale USB Palermo – hanno occupano la sala consiliare del Comune di Palermo, atto estremo dettato dall’esasperazione provocata dalla mancata applicazione degli accordi firmati fra il Comune di Palermo e i sindacati che rappresentano questi lavoratori”.
“Tali accordi – spiega il sindacalista dell’USB – prevedevano l’aumento delle ore lavorative, da 32 a 36 ore, cosa che per il Comune di Palermo è impossibile applicare per mancanza di fondi.
Considerato che nelle prossime settimane verrà approvato il bilancio comunale, l’USB, insieme a tutti i sindacati aziendali , pretende l’aumento del capitolo di spesa previsti per RESET. Il Sindaco Leoluca Orlando non può esimersi dallo rispettare gli accordi”.
Concludendo, Sandro Cardinale precisa perché è stata occupata l’aula consiliare: “In data odierna, dopo che i sindacati hanno lancia la mobilitazione, è stata inviata dal Comune una convocazione fissata per il 21 giugno, cosa che per le lavoratrici e i lavoratori hanno letto come una beffa e per questi motivi hanno deciso di occupare l’aula istituzionale.L’ USB sta a fianco dei lavoratori RESET finché non si avranno notizie certe”.
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