Il 5 gennaio scorso, un gruppo di militanti di Forza Nuova, dopo aver allestito un gazebo aveva provveduto a distribuire un centinaio di calze della Befana ai bambini di Trappeto, piccolo centro di tremila abitanti in provincia di Palermo; calze nere piene di dolci con tanto di logo del partito neofascista e fiocco tricolore.
La partecipazione all’evento del primo cittadino, Santo Cosentino e del vicesindaco, aveva scatenato un caso politico, con tanto di accuse tanto a lui quanto all’organizzazione di estrema destra di strumentalizzazione a fini politici di un evento benefico, organizzato alla vigilia di una ricorrenza religiosa.
Questa domenica, svariate associazioni e organizzazioni della provincia di Palermo si sono radunate in tutta risposta proprio a Trappeto per organizzare una marcia antifascista: numerosi gli striscioni e gli slogan antifascisti scanditi per l’occasione, con i militanti in marcia a intonare “Bella Ciao”.
Tra le sigle organizzatrici la Democrazia e lavoro Cgil Palermo, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, il Comitato di base No Muos di Palermo, San Cataldo Baia della Legalità e Il Tarlo. Insieme a loro poi tante altre le organizzazioni aderenti tra le quali non poteva mancare l’Anpi che per bocca del suo segretario di Palermo, Angelo Ficarra, ricorda come quanto accaduto non sia un caso isolato, bensì “emblematico di un momento storico che stiamo vivendo in Italia e complessivamente, dove persiste il pericolo di una memoria sbagliata che continua a diffondersi”.
Presenti anche la Giunta comunale e il Sindaco, che davanti alle telecamere afferma che “bisogna andare avanti contro ogni fascismo”, rifiutando però di porgere le scuse per la presenza all’inizia di Forza Nuova giustificandola come una “partecipazione provenuta da un invito per un’iniziativa dedicata ai bambini.”
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