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Da Catania a Roma: NO al G20 dei padroni

Il 22 e 23 giugno 2021 si è svolta a Catania la Riunione interministeriale su “Lavoro e Istruzione” nell’ambito del G20, il foro internazionale che riunisce le principali economie mondiali dei paesi che nonostante generino l’80% del PIL del pianeta e il 75% del commercio globale rappresentano solo il 60% della popolazione mondiale.

Si è trattato di un appuntamento tra i più importanti di questo ciclo di meeting internazionale, sotto la presidenza italiana, perché ha affrontato il nodo centrale dell’istruzione, su cui il nostro paese, negli ultimi decenni, invece di investire ha tagliato, rendendo la scuola sempre più escludente,  ha sottomesso i sistemi educativi e l’università alle esigenze e agli interessi delle imprese e delle classi dominanti,  imponendo  contestualmente le disuguaglianze sociale, le precarietà, lo sfruttamento e le flessibilità nel mondo del lavoro.

Per dire NO al G20 a Catania, nonostante le restrizioni  imposte dall’emergenza pandemica, si sono svolte una serie di iniziative culminate con un grande corteo il pomeriggio del 22 giugno che ha attraversato la città concludendosi a ridosso dall’ex Monastero dei Benedettini dov’era in corso la riunione del G20. L’indomani nella stessa zona è  transitato  Maurizio Landini per raggiungere la riunione del G20 come invitato per rappresentare CGIL CISL UIL .

In questi giorni di fine ottobre a Roma si completano le sessioni del G20 “italiano” con il solito repertorio di passerelle che raggiunge anche il Vaticano, con l’esibizione muscolare del neoliberismo e dell’imperialismo.

G20, che in realtà, è solo l’ ennesima vetrina per i potenti della terra che quotidianamente sfruttano e opprimono.

Come USB, oggi, 30 ottobre, insieme a tutto il sindacalismo di base e conflittuale con il quale abbiamo indetto unitariamente lo sciopero generale dell’11 ottobre, saremo di nuovo in piazza, in una Roma blindata, contro il G20 in uno spezzone unitario con la consapevolezza che i temi dell’ambiente e del clima sono parte integrante della nostra comune piattaforma di lotta contro lo sfruttamento capitalistico delle persone e della Natura, per i diritti del mondo del lavoro.

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