Da sabato sera, ha preso vita un presidio spontaneao nel porto di Catania.
Ieri, infatti, dalla nave di soccorso Humanity 1, con a bordo 179 persone, è arrivato un messaggio che annunciava il rischio di un respingimento e dunque chiedeva di presenziare al porto intorno all’ora d’arrivo prevista a tutela delle persone a bordo.
Le forze dell’ordine non permettono di avvicinarci all’area in cui adesso è ferma la nave, ma solo alcune persone sono state fatte scendere e molte altre sono ancora bloccate in mare.
Come previsto dal nuovo decreto, è stata eseguita una ispezione sanitaria per individuare fragili, donne e bambini, i soli ai quali è permesso di sbarcare.
Secondo la ong, al termine dell’ispezione ci sono 35 naufraghi, e non 24 come detto in precedenza, che restano a bordo della nave. Si tratta di uomini adulti, senza problemi medici. Sarebbero quindi sbarcati a Catania 144 dei 179 migranti che erano a bordo della nave.
Tutto questo non è accettabile.
La propaganda politica sulla pelle delle persone non è ammissibile.
Come già successo in passato a Catania, a Palermo e in Sicilia, continueremo a presenziare fino a quando tutte e tutti saranno sani e salvi.
Tutte libere, tutti liberi!
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