Strage di Casteldaccia: basta omicidi sul lavoro, 7 maggio presidio all’Amap e sciopero generale provinciale
Cinque operai sono morti, e un sesto sarebbe grave, mentre in una cisterna nei presi di Casteldaccia stavano facendo la manutenzione all’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti di Palermo (Amap), gli operai erano alle dipendenze dell’Amap e di una ditta esterna.
Una vera strage, con ancora vite spezzate sul lavoro e di lavoro, che ci dicono come non si più rinviabile la proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro, formulata dall’USB e dalla Rete Iside e che il senatore Luca Pirondini ha formalmente presentato nelle scorse settimane a Palazzo Madama.
Troppo spesso le misure di sicurezza vengono aggirate per risparmiare, facendo profitto sulla vita di chi lavora. La salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro Paese devono essere al centro dell’interesse pubblico, tutelate da leggi specifiche.
Per questo sosteniamo la petizione presentata al presidente del Senato, con prima firmataria Emma Marrazzo, mamma di Luana D’Orazio, che chiede di aprire il dibattito nelle aule parlamentari per introdurre il reato di omicidio sul lavoro e dare più forza ai Rappresentanti dei Lavoratori sulla Sicurezza (gli RLS).
L’USB per la giornata di domani proclama lo Sciopero Generale di 8 ore (intera giornata) per tutte le categorie pubbliche e private e di 4 ore (dalle ore 10.00 alle ore 14.00) per quelle sottoposte alla legge 146/90 per tutta la Provincia di Palermo, chiamando tutta la cittadinanza, le realtà in lotta della città e le organizzazioni sindacali conflittuali ad un presidio presso la sede Amap di Palermo, in via Volturno alle ore 11.
Unione Sindacale di Base
Rete Iside
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Anche questa volta il sostantivo INCIDENTE è dominante in tutto quello che si sta scrivendo e dicendo su queste ennesime morti sul posto di lavoro, su questa ennesima strage di operai, su questa ennesima strage di lavorativi impiegati da ditte esterne, in questo caso da una ditta privata che ha avuto l’appalto da una partecipata pubblica del comune di Palermo.
E poi, c’è ancora qualcuno che ci accusa di assumere una “posizione ideologica” quando scriviamo e diciamo che si tratta di OMICIDI SUL LAVORO, di stragismo sull’altare intoccabile del PROFITTO.
Sono d’accordo con il sindacalista Giorgio Cremaschi nel “considerare e trattare come criminale chi si oppone alla legge sugli OMICIDI SUL LAVORO”. E sono con Cremaschi quando denuncia “la criminalità imprenditoriale sempre più diffusa come una piaga mafiosa che distrugge civiltà e vita”.
* Federazione Del Sociale USB Catania
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