All’insegna della Palestina la quinta edizione del KinEst Fest, festival internazionale del cinema che si è svolto a Catania — organizzato di tutto punto dalle compagne Santina Arena e Chiara Platania — con un programma ricchissimo di film in prima visione assoluta accompagnati da tanti ospiti internazionali.
Fra un film e un altro c’è stato anche un “fuori programma” con la sospensione del festival il 3 ottobre, giorno dello sciopero generale indetto dai sindacati di base e della Cgil contro il genocidio sionista a Gaza. Praticamente, la Palestina, in varie forme, è stata sempre presente in tutte le giornate del festival.
Il festival si è concluso con la premiazione attraverso due giurie ampiamente autonome: la giuria del KinEst Fest e la giuria del pubblico; inoltre, il Comitato scientifico del festival attraverso delle menzioni speciali.
– La giuria del KinEst Fest:
Primo classificato, “A proposito di Luis” di Lucia Chiarla, Germania 2025: “Per essere riuscita a trattare una tematica non facile con una narrazione delicata e priva di qualsiasi effetto spettacolare o ricattatoria mantenendo continuamente una profonda empatia con tutti i protagonisti della vicenda. “A proposito di Luis” non è soltanto un film sul bullismo ma un’opera che ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella società che sia quello genitoriale o professionale, e sulla pressione che il mondo contemporaneo esercita sulle nostre esistenze“.
2°) “Babbo Natale era comunista” di Emir Kapetanovic, Bosnia, Serbia 2024: “Per aver saputo raccontare con ironia e tenerezza le contraddizioni di un passato collettivo spesso rimosso, intrecciando memoria personale e storia politica senza mai scivolare nella nostalgia o nella retorica e affrontando con la grazia poetica del grande cinema una questione purtroppo sempre attuale, oggi più che mai, come quella del nazionalismo e della paura del diverso. Un road movie lirico e ispirato, che riflette, a trent’anni di distanza, sulle ferite ancora aperte di una delle guerre più assurde del nostro recente passato“.
3°) “L’altra” di Marie-M. Kochová, Repubblica Ceca 2024: “Per la capacità di raccontare con delicatezza e sincerità il disagio esistenziale di un’adolescente costretta suo malgrado a convivere con profondi dissidi emozionali e a rinunciare alle esigenze tipiche e legittime della propria età per amore della sorellina. Un film di formazione che esplora l’interiorità della giovane, soffermandosi a lungo su espressioni, gesti, reazioni quasi impercettibili che lasciano emergere più d’ogni parola l’amore, il dolore e la speranza che in lei convivono e si scontrano“.
– Il Comitato scientifico del KinEst Fest ha assegnato menzioni speciali a due film che “per le loro intrinseche caratteristiche si distinguono nettamente dagli altri e che sono stati inseriti nella selezione delle opere in concorso per dar conto di due realtà importanti e in crescita nel cinema europeo: il cinema per l’infanzia e il cinema amatoriale e low budget”.
La menzione speciale per il film rivolto ad un pubblico di bambini e adolescenti va al film
“Per caso ho scritto un libro” di Nora Lakos, Ungheria 2025, “perché riesce a guardare il mondo attraverso lo sguardo di una ragazzina e a presentare contenuti importanti in modo leggero, anche grazie all’inserimento di piacevoli animazioni“.
Inoltre, alla regista Lakos va l’ apprezzamento del KinEst Fest: “per il suo impegno nella realizzazione del primo festival cinematografico ungherese dedicato al cinema per l’ infanzia, CineMira, con cui auspichiamo di poter realizzare iniziative cinematografiche internazionali rivolte ai più piccoli“.
L’altra menzione speciale per il film low budget a “Il quarto Reich” di Tomas Krejca, Repubblica Ceca 2025, “per la capacità del collettivo Neomluvené Divadlo di realizzare in 48 ore e a costo zero, e utilizzando le proprie esperienze teatrali, un’ opera ironica e fresca ma che affronta i temi attualissimi e socialmente rilevanti della fragilità e della8 solitudine“.
-PREMIO DEL PUBBLICO- AUDIENCE AWARD:
1°) “Il mare in cortile” di Martin Horsky, Repubblica Ceca 2025 ;
2°) “Babbo Natale era comunista” di Emir Kapetanovic, Bosnia, Serbia 2024;
3°) “Per il vostro bene” di Ireneusz Grzyb, Polonia, 2025.
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