Indetto dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ieri pomeriggio a Catania si è svolto – sul tema “Il 4 novembre non c’è nulla da festeggiare” – un partecipato presidio in piazza Dante, che ha registrato l’intervento al microfono aperto di tantissime voci.
Presente alla manifestazione una nutrita rappresentanza di docenti: Nino de Cristofaro(Cobas Scuola Catania), che ha aperto gli interventi denunciando l’azione repressiva del governo che ha impedito lo svolgimento nella giornata del 4 novembre di un Corso di formazione online sul tema del contrasto alla guerra, corso del Cestes destinato al personale della scuola pubblica statale; Claudia Urzì (Usb Scuola Catania), che ha denunciato la militarizzazione della scuola pubblica statale con la incessante presenza “didattica” di diverse tipologie di forze armate e di polizia negli istituti; si sono succeduti gli interventi del Docente di storia e filosofia in pensione Salvo di Stefano, di Luca Cangemi dell’Associazione comunista Olga Benario, di Amalia Zampaglione e di altre e altri ancora.
Presenti in piazza anche rappresentanti di Potere al popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana.
Al microfono sono intervenuti Concetto Solano (Collettivo Red Militant), che contestualizzando il periodo storico della Prima guerra mondiale ha evidenziato che il 95% dei soldati italiani morti erano contadini e operai. E, quindi, a morire, in qualunque parte in guerra erano/sono proletari.
Altri interventi di Salvatore D’arrigo (Partito Comunista dei Lavoratori) sulle spesi militari e di Sesto Schembri (Partito Marxista Leninista Italiano) sulla necessità di “contrastare la guerra imposta dal capitalismo con la lotta per il socialismo”.
Fra i tanti interventi anche quello del giornalista freelance Orazio Vasta che ha evidenziato come la corsa al riarmo del sistema capitalista distrugge lo stato sociale: “Non è vero che siamo tutte e tutti sulla stessa barca. Ci sono, ci siamo gli sfruttati e gli sfruttatori, e non siamo e non stiamo nella stessa barca“.
Immancabile in Piazza Dante la presenza delle irriducibili Santina Arena e Chiara Platania del Circolo Città Futura.
Concludendo, c’è da constatare che la gran parte dei presenti in Piazza Dante, a vario titolo, sono impegnati nella rete Catanesi Solidali con il Popolo Palestinese.
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