Lunedì 20 febbraio il presidio di fronte alla prefettura di Pisa ha visto la partecipazione di oltre 100 migranti organizzati negli sportelli migranti dell’Unione Sindacale di Base di Pisa, Livorno e Firenze, sostenuti da giovani e lavoratori del mondo della solidarietà militante pisana.
L’obiettivo era colmare un vergognoso gap di consultazione per una Commissione preposta alla verifica della condizione dei migranti sui territori, che prevedeva un incontro con sindaci e soggetti interessati al sistema di accoglienza (oramai un vero e proprio business) meno che con i diretti interessati: i migranti.
Dopo un’attesa estenuante e attimi di tensione con le forze dell’ordine, piazzate con caschi e scudi di fronte al palazzo del Governo, il presidio ha ottenuto l’incontro con la Commissione parlamentare, rappresentata dal Presidente Federico Gelli e due altri esponenti, il Prefetto Attilio Visconti e il Presidente della Croce Rossa Italiana di Pisa Antonio Cerrai.
Molte e sostanziose le rimostranze e le richieste della folta delegazione dell’USB Immigrati, a partire dagli incredibili tempi di attesa per il rinnovo dei permessi di soggiorno, Il sistematico diniego delle domande di protezione internazionale, la differenza sostanziale di comportamento e gestione dei centri di “accoglienza”, a causa d’inesperienza e approssimazione nella gestione della vita quotidiana, la condizione di chi lavora nei centri di accoglienza, spesso sottopagati, con contratti precari e turni di lavoro massacranti che invece di svolgere un servizio di accoglienza verso i richiedenti asilo, rifugiati e migranti sono ridotti a effettuare solo mansioni di portierato e controllo.
Le richieste avanzate per risolvere alla radice le migrazioni bibliche in atto e la condizione dei migranti sono state, in generale, una politica dell’accoglienza improntata alla solidarietà sociale e internazionalista, con la fine delle aggressioni militari e dello sfruttamento colonialista che impoverisce i popoli e li costringe alla fuga, la costruzione di rapporti economici improntati allo scambio uguale e solidale tra le sponde del Mediterraneo.
A livello nazionale l’abolizione delle leggi discriminatorie Bossi/Fini e Turco/Napolitano, il rifiuto della divisione dei migranti fra rifugiati per motivi “umanitari” e “economici”, il rifiuto del lavoro “volontario” imposto ai migranti, il NO netto alle ipotesi di nuovi CIE e blocco dei ricorsi prospettati dal Ministro dell’Interno Minniti.
Per i nostri territori la fine della condizione di “parcheggio” per migliaia di migranti che in Toscana sono costretti ad attendere anni per avere permessi di soggiorno umanitari con i quali potrebbero uscire dai centri e andare nei vari paesi europei, ricongiungendosi con famiglie e parenti, alleggerendo così il numero delle presenze. Uno dei motivi della permanenza oltremodo lunga dei migranti dipende dall’interesse delle strutture associative, cooperative e agenzie varie le quali con la gestione dei centri Sprar e di emergenza si arricchiscono. Ogni migrante in meno è per queste realtà un mancato incasso. È ora di finirla con questo business dell’accoglienza!
Per portare avanti queste rivendicazioni e richieste abbiamo chiesto di poter accedere al tavolo del Consiglio provinciale per l’immigrazione e l’accoglienza come migranti organizzati in USB.
Infine, abbiamo chiesto che non si ripetano le operazioni repressive contro i migranti impegnati nelle mobilitazioni in difesa dei loro diritti, come successo alcuni giorni fa a Livorno, dove dopo una manifestazione 5 migranti sono stati allontanati da alcuni centri.
Alle nostre rimostranze e richieste Il Presidente della Commissione Federico Gelli ha risposto che, effettivamente, sia a livello nazionale sia sui nostri territori esistono problematicità legate a differenze gestionali dei centri, tra quelli Sprar e quelli d’emergenza, così come esiste un’attesa eccessiva per il rilascio dei permessi, alla quale s’intende rispondere con il raddoppio delle Commissioni addette al rilascio, dalle attuali 20 a 41, selezionando i commissari che le compongono (quindi a oggi ci sono problemi interni alle commissioni esistenti ndr), la creazione di sezioni speciali nei Tribunali che tratteranno esclusivamente le richieste di asilo, la riduzione dei gradi di giudizio delle richieste da 3 a 2.
Il Prefetto di Pisa, dopo aver elencato le attività di accoglienza previste nei bandi sui quali si sono impegnate le varie associazioni che gestiscono i centri (spesso disattese nei fatti ndr) si è dichiarato disponibile a recepire le sollecitazioni che arrivano dai migranti che, per condizioni specifiche legate ai flussi migratori, non sono rappresentati dalle varie comunità e dalle strutture esistenti, accogliendo la richiesta di USB Migranti per una consultazione/confronto attraverso il Consiglio provinciale per l’Immigrazione.
Alla luce della forte partecipazione militante e combattiva dei migranti alla mobilitazione -essenziale per essere ascoltati da un sistema di potere che li aveva preclusi preventivamente da ogni tipo di consultazione – possiamo ben dire che il bilancio di questa giornata di lotta è positivo.
Si sono create le condizioni per la presa di coscienza e il consolidamento dell’organizzazione sindacale di un soggetto altrimenti in balia di forze politiche ed economiche che speculano sulla loro condizione.
Nelle prossime settimane rilanceremo la lotta, a partire dal prossimo 1 marzo, con la manifestazione regionale di Firenze, dove dalle 17 in poi saremo in Piazza dei Ciompi per la giornata internazionale antirazzista.
Sportelli migranti USB di Pisa, Livorno e Firenze
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa