Ci ha lasciato Lorenzo “Mao”. Non è mai facile usare la razionalità di fronte ad una grave mancanza, ma è giusto e necessario tenere dei punti fermi.
In questa città, come del resto in tantissime altre, non è facile trovare compagni che per un 40ennio sono stati attivi e protagonisti. Quanti per vari motivi hanno abbandonato, o peggio quanti sono passati, armi e bagagli dall’altra parte della barricata per sistemarsi in comode poltrone di comando. Lorenzo non è stato tra questi, niente e nessuno l’ha fermato.
La repressione poteva svolgere un ruolo non secondario su questo fronte, denunce e processi non l’hanno fatto indietreggiare. Oppure il tanto sbandierato cognome scomodo poteva farlo mettere tranquillo, anche questo non è servito. Lorenzo non è stato il buon samaritano come da più parti oggi invece viene rappresentato, Lorenzo ha fatto parte fino alla fine di quel percorso controverso, difficile ma importante, di quel movimento che pretende, e vuole, cambiare, se non abbattere, lo stato di cose presenti.
In questi mesi si parla, forse poco, del ’77: ciò che è necessario fare è capire cosa di quel periodo, fondamentale, possa ancora servire oggi. Lorenzo, è stato un esempio di questo, ha proseguito quel percorso nel segno del conflitto, di un conflitto anche radicale, un antagonismo non solo come riferimento ideale ma come pratica quotidiana.
Se, e dobbiamo, ricordarci le lotte contro il nucleare non possiamo farlo senza Lorenzo. La lotta contro la svendita della città, contro la speculazione edilizia ed immobiliare certo ci sarebbe stata comunque viste le politiche portate avanti da chi ci “amministra”, nessuno è indispensabile se non con il contributo di tutti, ma senza Lorenzo avrebbe avuto un valore diverso. In questa città molti, in gran fretta hanno archiviato da tempo l’occupazione del consiglio comunale….un esempio, tra i tanti di quale è stato il rapporto reale tra i padroni della città e chi vi si oppone. Noi che in passato siamo stati tra i protagonisti della vertenza per il riutilizzo delle aree dismesse lo ricordiamo.
Anche le divergenze che ci sono state, e sarebbe sciocco e meschino far finta che non ci siano state, sono state un terreno di intelligenza politica reciproca nel senso che queste non hanno mai portato a rompere rapporti, diciamo, consolidati o altro.
Il livello è giustamente restato, con percorsi e valutazioni diverse, nella condivisione di una pratica comune: quella del conflitto sociale!
Come compagne e compagni del Centro Popolare Autogestito, saremo al fianco delle/degli occupanti, delle e dei compagn* del Movimento di Lotta per la Casa e tutt* coloro che vorranno ricordare Lorenzo “Mao” Bargellini giovedì con un corteo indetto dai suoi compagn*, alle ore 17 da P.za San Marco verso il quartiere di Santa Croce
Il migliore omaggio è continuare la lotta.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa