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Firenze. Due mondi contrapposti, quello di Lorenzo e quello del sindaco

E’ morto domenica a Firenze Lorenzo Bargellini, detto Mao, un compagno notissimo anche nel resto del paese e un attivista storico del Movimento di Lotta per la casa fiorentino.

Non solo I movimenti ma anche i mass media locali hanno dovuto ricordare Lorenzo Bargellini e il suo ruolo nei conflitti sociali, soprattutto quelli animati dai senza casa che non sono mai mancati anche in una città salotto come Firenze.

Il sindaco della città, il renziano doc Nardella, è stato incalzato dai giornali e dai media locali a pronunciare un ricordo di Lorenzo Bargellini. Le sue dichiarazioni sono la dimostrazione del baratro morale che divide chi lotta per la giustizia sociale e chi nasconde dietro il rispetto della legalità la vera e propria sociopatia verso le vittime dell’esclusione sociale. Controradio di Firenze cos’ riporta le dichiarazione del sindaco Nardella:

“C’è dispiacere per la scomparsa, rispetto per la figura di Bargellini che è stato senza dubbio un protagonista della vita di Firenze negli ultimi anni, anche se con altrettanta chiarezza e senza ipocrisia ricordo che noi abbiamo sempre combattuto i metodi fuori dalla legge che sono stati utilizzati dal leader del Movimento di lotta per la casa”. Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito della scomparsa di Lorenzo Bargellini.

“Crediamo che i diritti dei cittadini si possano tutelare esclusivamente attraverso le regole e la legalità”, ha aggiunto Nardella, a margine di una iniziativa alla Eli Lilly di Sesto Fiorentino, ricordando che “da quando sono sindaco abbiamo raggiunto quasi 30 sgomberi di immobili, complessi e condomini, a dimostrazione che c’è stato un intensificarsi del contrasto alle occupazioni abusive”, ma anche che “non abbiamo abbassato il livello di accoglienza e solidarietà, sia nei confronti delle famiglie che attendono un alloggio, per cui ci siamo dati l’obiettivo di assegnare nel mio mandato mille alloggi nuovi, sia nei confronti dei senzatetto e di chi vive ai margini della comunità”.

Di ben altro spessore è il ricordo dei compagni che hanno lottato insieme a Lorenzo Bargellini:

CHI HA COMPAGNI NON MUORE MAI

Lorenzo ci ha lasciati. Perdiamo un compagno come pochi. Firenze perde un pezzo di storia. Una storia di parte che Lorenzo ha vissuto in tutti questi anni sulle barricate, sempre schierato dalla parte giusta, dalla parte degli ultimi. Dalla militanza rivoluzionaria negli ’70 alle tante lotte per il diritto alla casa… sono migliaia le persone che hanno avuto la fortuna di conoscere il suo coraggio, la sua testardaggine, la sua straordinaria umanità. Lorenzo non si è mai fermato, neanche nei momenti e negli anni più difficili. Una vita intera dedicata a tenere alta la bandiera di un riscatto possibile, da conquistare sul campo. E l’insegnamento più importante che ci lascia è proprio questo: contro l’ingiustizia di questo mondo non bastano le belle parole, e lui non si è mai accontentato di “chiacchierare”. Per lui non è mai stato il momento sbagliato per lottare. Il suo ricordo e il suo insegnamento sono beni preziosi di cui fare tutti tesoro. Fino all’ultimo respiro ha fatto di tutto perché il fuoco delle lotte non si spegnesse. E non si spegnerà.

In ogni picchetto,
in ogni occupazione
dietro ad ogni barricata,
resistendo alle cariche della polizia,
continuando a sfidare questo mondo,
Lorenzo continuerà ad essere con noi in prima fila.

Stai tranquillo, non è finita qui…
Hasta la victoria companero!

Aspettando chiarezza sul giorno dei funerali, ci prepariamo a dare a Lorenzo il saluto che si merita nelle strade e nelle piazze di Santa Croce, luoghi vissuti da Lorenzo tra mille scontri e battaglie…

I compagni e le compagne della lotta per la casa e dei collettivi autonomi

 

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