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Roma. Emergenza sfratti e aumento degli affitti


Dopo le mobilitazioni del luglio scorso e lo sciopero della fame durato più di dieci giorni, l’inquilinato resistente e l’AS.I.A./USB tornano a manifestare. Gli impegni presi negli incontri in Prefettura con gli amministratori locali e le forze politiche parlamentari sono rimaste infatti lettera morta.

Intanto sono ripresi i tentativi di sfratto e l’arroganza delle proprietà si fa sentire con forza. L’Enpam, dopo il tavolo con il Prefetto, ha inviato agli inquilini richieste di aumenti degli affitti del 100% (canoni di 1.200 € al mese per zone periferiche). L’Enpaia ha inviato un solerte avvocato in via Grotta Perfetta per sostenere le sue ragioni contro un’inquilina di 66 anni, “rea” di non pagare il pesante aumento d’affitto richiesto dalla proprietà, e solo la presenza di un nutrito picchetto di inquilini solidali ha impedito che lo sfratto fosse eseguito. Ma il rinvio all’11 di ottobre la dice tutta sulla volontà persecutoria dell’Enpaia nei confronti di chi non accetta aumenti insostenibili, una situazione che riguarda centinaia di persone. Il 5 ottobre prossimo sarà invece un inquilino della ex Banca di Roma, ora Unicredit, a doversi difendere da un nuovo sfratto, già sventato grazie ad un picchetto, nonostante l’ausilio della forza pubblica. L’AS.I.A./USB denuncia questo stato di cose, da cui vengono ormai colpiti anche ceti sociali che non pensavano mai di diver fare i conti con un emergenza abitativa così forte.
Oggi gli inquilini resistenti saranno in piazza SS. Apostoli per una manifestazione. Ci saranno gli inquilini delle case Enasarco, Enpaia, Enpam, Inarcassa, Casse Ragionieri-Forense-Geometri, Sara Assicurazioni, Fondo ex Banca di Roma, Regione Lazio, ed altri.  Il concentramento è alle ore 17.00 davanti alla Prefettura e la Provincia per poi muoversi verso le sedi dei partiti che sostengono il governo Monti – Pd, Pdl e Udc – che si erano impegnati per sostenere una moratoria degli sfratti, degli aumenti d’affitto e delle vendite a terzi ma sulla quale invece nulla si è mosso mentre la gente finisce buttata in mezzo alla strada.

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