Continua incessantemente l’intervento delle Brigate di Solidarietà Attiva al fianco della popolazione colpita dalla tragica alluvione che ha messo in ginocchio la città di Livorno nella notte tra Sabato 9 e Domenica 10 Settembre.
Il numero dei volontari che si presentano al campo base che abbiamo allestito all’Ex Caserma Occupata continua ad aumentare di giorno in giorno, tra cui moltissimi ultras della curva nord di Livorno, che si stanno coordinando direttamente con le nostre staffette.
Anche oggi abbiamo coperto tutte le zone interessate che sono ancora in situazione critica, intensificando anche il lavoro di inchiesta e denuncia attraverso la compilazione di questionari che abbiamo sottoposto a centinaia di cittadini. Il dato più rilevante è che nella maggioranza dei casi viene denunciato il fatto che ad oggi, a distanza di quasi quattro giorni dall’alluvione non c’è stato nessun intervento reale da parte della “macchina” dei soccorsi istituzionale coordinati dai C.O.C. dei comuni di Livorno e Collesalvetti.
Al massimo, sono stati effettuati solamente sopralluoghi tecnici che non hanno avuto nessun seguito di interventi con mezzi pesanti.
Le conseguenze più gravi e immediatamente urgenti di questa mancanza sono certamente quella della situazione di tutti i torrenti e fiumi esondati durante l’alluvione, visto che per il fine settimana sono previste nuove piogge.
Non sono stati, infatti, ancora realizzati interventi di messa in sicurezza degli argini e di dragaggio dei corsi d’acqua di Rio Maggiore (zona #Salviano), Rio di Popogna (#Stillo) e del Rio #Ardenza che sfocia fino a raggiungere il mare. Ad eccezione di alcuni interventi avvenuti nel pomeriggio di oggi nel Torrente Uggione ma solo nella parte finale della zona Stagno, registriamo pertanto ritardi su questi elementi.
Nella parte interna di Nugola (#Corbolone), linea di confine tra le competenze dei due C.O.C di Collesalvetti e di Livorno invece siamo dovuti intervenire d’urgenza, facendo pressioni direttamente agli uffici tecnici dei due comuni, perché alcune famiglie erano rimaste isolate e senza alcun aiuto istituzionale, nonostante le ripetute chiamate e segnalazioni queste persone erano intrappolate nelle loro case che sono proprio sopra al tratto del fiume che, a causa del crollo di molti grandi alberi del bosco sovrastante, si è trasformato in diga.
Uno dei dati più significativi e positivi di questa giornata è stata la creazione spontanea di un comitato autorganizzato degli abitanti di #Stagno, con cui abbiamo immediatamente preso contatto, che tramite alcuni avvocati che abitano in zona, hanno iniziato, con la nostra collaborazione, a censire famiglia per famiglia, casa per casa, bisogno per bisogno, la popolazione di quel quartiere.
Ad aggravare la situazione di questa zona è il fatto che , di fronte alle loro case, è avvenuto lo sversamento di idrocarburi e altre sostanze contaminati dalla Raffineria Eni che, secondo alcuni media locali e nazionali avrebbe provocato una emergenza ambientale impossibile da controllare che potrebbe essere arrivata addirittura fino al mare. Anche in altre zone come quella di Salviano si sono iniziate a formare assemblee spontanee di cittadini con l’aiuto di alcuni circoli del rione.
Già da questa mattina quindi, oltre a continuare con il lavoro dei turni dei volontari nelle situazioni ancora critiche per le condizioni delle abitazioni, saremo nuovamente presenti a supporto di questi gruppi di cittadini per tutte le loro rivendicazioni, soprattutto per quanto riguarda la celerità negli interventi di messa in sicurezza di tutte le situazioni ancora in sospeso.
Ribadiamo che il nostro lavoro non si fermerà fino a quando tutti i cittadini di Livorno potranno tornare alle loro condizioni di vita e di dignità precedenti all’alluvione.
DAL POPOLO PER IL POPOLO!
AVANTI BRIGATE! AVANTI LIVORNO!
NON PIEGARE UN ISTANTE GIAMMAI
Per informazioni e segnalazioni:
Numero di telefono campo base B.S.A. Livorno: 3276363214
Pagine Facebook: BRIGATE SOLIDARIETA’ ATTIVA – Ex Caserma Occupata
Mail: brigatatoscana@gmail.com
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