Martedi 3 aprile alle ore 8.00 picchetto antisfratto al Cep. Ore 21.00 assemblea pubblica con la Piattaforma Eurostop
Martedì 3 aprile saremo di nuovo al CEP per impedire uno sfratto da una casa popolare, in un condominio dove è in programma un secondo sfratto. In quel palazzo due appartamenti sono vuoti, uno da 7 e l’altro da 2 anni. Questa lacerante contraddizione evidenzia una politica della Giunta comunale e dell’Apes, da essa dipendente, totalmente sbagliata.
Tra Pisa e provincia sono oltre 240 le case popolari vuote e inutilizzate, di cui circa 90 in città, mentre la graduatoria per l’assegnazione langue e centinaia di famiglie ne sono tagliate fuori, a causa di criteri reddituali non corrispondenti ai redditi reali di famiglie impoverite dalla crisi, che spesso superano i limiti ISEE imposti da nuovi indici governativi, finalizzati a togliere a fasce sempre più ampie di popolazione possibilità di usufruire di diritti sociali, bonus, sanità, asili nido, trasporti, casa popolare.
L’altro motivo della mancanza di risposta a chi potrebbe vivere serenamente con l’assegnazione di una casa popolare è la carenza di questo bene pubblico, a causa di politiche governative che hanno ridotto il patrimonio edilizio al 3%. In altri paesi europei si arriva al 30 % di case pubbliche a disposizione di lavoratori e ceti popolari.
Se a questi numeri aggiungiamo la condizione del cosiddetto “mercato libero” degli affitti a Pisa ci troviamo di fronte a un’emergenza abitativa che dura da 30 anni, senza alcuna scelta sostanziale da parte delle pubbliche amministrazioni (Giunte comunali e provinciali) atta a risolvere alla radice una piaga sociale destinata ad aumentare, a causa delle imposizioni dell’Unione Europea a governi e alle amministrazioni locali per ulteriori tagli a qualsiasi spesa sociale.
Difendere le famiglie sotto sfratto significa da una parte garantire un tetto a chi rischia di essere gettato in strada, dall’altra sostenere un programma che risolva alla radice il problema. I punti proposti da Potere al Popolo! sul tema casa sono una base minima per dare risposte concrete all’emergenza abitativa anche nella nostra città. OCCORRE: 1) Un piano straordinario per la messa a disposizione di alloggi sociali sufficienti a rispondere a tutti i bisognosi di casa, anche attraverso il riutilizzo del patrimonio esistente 2) l’introduzione di un’imposta fortemente progressiva sugli immobili sfitti 3) l’abolizione della cedolare secca e la possibilità per i sindaci di requisire lo sfitto in situazioni di emergenza abitativa 4)una politica di controllo degli affitti, stabilendo canoni rapportati alla rendita catastale;
MERCOLEDI 3 APRILE H. 8 APPUNTAMENTO AL CEP, IN PIAZZALE DONATELLO PER SOSTENERE IL PICCHETTO ANTISFRATTO
MARTEDI 3.4 ORE 21 (presso il circolo agorà, Via Bovio 48) ASSEMBLEA DI EUROSTOP SULLE PROSPETTIVE DI POTERE AL POPOLO E SULLA CAMPAGNA PER LA DISDETTA DEL FISCAL COMPACT, REFERENDUM SULL’UNIONE EUROPEA, L’ABOLIZIONE DELL’ART.81 IN
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