Migliaia le firme raccolte dall’Unione Sindacale di Base tramite la petizione “Io Sto con Dania”, chiedendo il ritiro del licenziamento di una delegata sindacale da parte di Publiacqua avvenuto a causa di un post su Facebook.
Tramite i social network la nostra delegata, neoeletta nell’RSU di Publiacqua, denunciava i fatti avvenuti il giorno venerdì 12 Aprile 2019: in quell’occasione, presso il Potabilizzatore dell’Anconella Firenze (Palazzina Degremont), ben sei lavoratori sono stati soccorsi d’urgenza dal 118 a causa di un’intossicazione da reagenti chimici, a subire le conseguenze più gravi una lavoratrice costretta lontano dal lavoro per ben 40 giorni.
Riteniamo quindi che il licenziamento della nostra delegata sia un atto politico e fortemente discriminatorio nei confronti di chi si batte per la sicurezza sui posti di lavoro, per questo è stata fatta partire la raccolta firme che nel mese di agosto ha ricevuto migliaia di adesioni.
Ora è il momento della consegna ai comuni di Firenze, Prato e Pistoia. I 47 comuni serviti da Publiacqua detengono il 60% delle azioni, i sindaci devono quindi obbligare i membri del cda a riassumere Dania, colpita da un licenziamento ingiusto; i comuni, inoltre, non possono più permettere di lasciare che Publiacqua sia amministrata solamente dai soci privati di minoranza, quali Acea o Suez, che gestiscono con finalità di mero profitto un bene pubblico come l’acqua.
Sui temi della sicurezza sul posto di lavoro e della salute dei lavoratori l’USB non accetta bavagli e continuerà a lottare contro ogni comportamento omertoso, per questo crediamo che la riassunzione della nostra delegata sindacale sia un atto dovuto a tutela di questui due diritti fondamentali.
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