Contro l’arroganza di Geofor, con i lavoratori dell’Igiene Ambientale e il loro sindacato
Chiediamo le dimissioni immediate del Presidente di Geofor, Daniele Fortini.
Dopo una lunga stagione di lotte e scioperi, i nodi vengono al pettine per la Geofor, che si trova a gestire la patata bollente AVR, azienda in subappalto che dopo anni di sfruttamento intensivo della manodopera e un vero e proprio furto di salario sulla pelle dei 130 lavoratori di Navacchio, ha deciso di abbandonare l’appalto per evitare di dover pagare il giusto ai dipendenti e di metterli in condizioni contrattuali, normative e infrastrutturali adeguate, riducendo così quei margini di profitto che sono l’unica ragione di esistenza di queste imprese private, incuranti dei diritti dei lavoratori e degli utenti.
La vicenda AVR è l’espressione dell’ennesimo fallimento delle politiche di privatizzazione dei servizi pubblici, che hanno portato il nostro paese sull’orlo del fallimento sociale. In questi ultimi anni i lavoratori di AVR e dell’igiene ambientale si sono mobilitati per evidenziare questa situazione. Diretti dall’USB, hanno promosso 11 scioperi e molte iniziative di fronte ai Comuni che compongono la rosa delle amministrazioni Geofor. Le altre sigle sindacali, così come la “sinistra”, si sono guardate bene dal sostenere quelle mobilitazioni. La destra leghista vittoriosa in alcuni Comuni (Cascina e Pisa) ha balbettato e fatto orecchie da mercante di fronte alle richieste dei lavoratori.
I lavoratori hanno dovuto quindi contare sulle proprie forze e di chi, come Potere al Popolo! non è mai mancato durante gli scioperi e ai picchetti di fronte alla Geofor.
Solo dopo le ultime elezioni amministrative di maggio, i successivi ballottaggi e inciuci la “sinistra” si è rifatta viva, con incontri e dibattiti pubblici funzionali a rimettere in riga la lotta dei lavoratori AVR e il loro sindacato di riferimento.
Preso atto della irriducibilità e della determinazione dei lavoratori e di USB a entrare nelle logiche della concertazione tra azienda e triplice sindacale, la dirigenza Geofor è passata alle vie di fatto, convocando il 5 settembre un incontro con Cgil Cisl e Uil e firmato un verbale d’intesa all’insaputa dei lavoratori, verbale che riprende strumentalmente le rivendicazioni dei lavoratori, al fine di neutralizzare le spinte al conflitto.
Dall’incontro è stata esclusa USB, presentatasi con i delegati sindacali delle varie aziende appaltatrici Geofor per difendere le lotte dei lavoratori. La delegazione è stata respinta, dietro esplicita richiesta di cgil cisl uil e con l’intervento diretto del Presidente Fortini, che ha aggredito fisicamente Stefano Teotino, noto dirigente sindacale USB
Di fronte a questo atto di forza e di arroganza Potere al Popolo! chiede le immediate dimissioni dell’attuale Presidente di Geofor, il commissariamento dell’azienda con un amministratore straordinario di nomina politica (e non l’ennesimo manager), che si dovrà occupare della gestione dell’azienda in questa delicata fase di passaggio, che per noi deve prevedere la progressiva reinternalizzazione dell’igiene ambientale, evitando di mettere di nuovo in mano ai privati un servizio pubblico essenziale, sul quale non si può continuare a far speculare sulla pelle dei lavoratori e degli utenti.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa