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Pisa. Sabato presidio alla base USA di Camp Darby contro le minacce alla pace in Europa

Sabato 19 febbraio appello per un presidio/conferenza stampa alle ore 11.00 di fronte alla base USA di Camp Darby (ingresso principale).

La tregua armata in Ucraina non spazza via le nubi di guerra che continuano ad addensarsi sull’Europa. Dopo i massacri che nel 1991 disintegrarono la ex Jugoslavia, abbiamo assistito in questi giorni a due tipi di guerra nell’est europeo: quella mediatica (miseramente fallita), implementata dall’Amministrazione “democratica” di Joe Biden, che prospettava addirittura il giorno esatto di una aggressione russa all’Ucraina.

L’altra guerra, di carattere squisitamente economico e di alleanze, è stata tra i paesi forti della UE a gli USA, giocata sui tavoli della diplomazia e nelle chiuse stanze della NATO. Anche in questo caso gli “alleati” d’oltre oceano hanno avuto la peggio, ma non demordono. Per contrastare il loro declino, emerso con chiarezza in Afghanistan, gli strateghi del Pentagono hanno ancora molte carte da giocare, a partire dal loro insediamento fisico in tutta Europa con decine di basi militari.

Una nuova guerra avrebbe avuto per tutti i popoli europei costi enormi. In termini di vite spezzate, di distruzioni, di miliardi di euro – mai disponibili quando si tratta di affrontare i bisogni quotidiani della gente comune, dai salari da fame alla corsa dei prezzi – buttati via per foraggiare il complesso militare-industriale, l’unico vero vincitore di un futuro conflitto. A perdere, invece, sarebbe stata – come sempre – la povera gente.

Il nostro Paese continua ad essere dentro fino al collo alla corsa militarista: ben 1.000 militari inviati in Ungheria e Bulgaria, che si sommano ai 400 già dispiegati tra Lettonia e Romania.

Inoltre, la nostra stessa penisola – da Nord a Sud – continua ad essere una potenziale piattaforma logistica per spargere morte e distruzione: basi militari USA e NATO (in alcune sono presenti anche armi atomiche) sono disseminate su tutto il territorio italiano. Si tratta di una palese violazione della “sovranità nazionale” contro cui, tra l’altro, i cosiddetti “sovranisti” di casa nostra mai hanno detto e mai diranno una parola.

Potere al Popolo! intende opporre un deciso STOP a questa spirale militarista e fa Appello alla Mobilitazione a quanti intendono opporsi ai continui venti di guerra, in Europa e nel mondo.

  • Il Governo italiano deve rendere chiara, da subito, l‘indisponibilità del nostro territorio come base logisticaper possibili future operazioni militari.
  • Il Governo deve sospendere la partecipazione a qualunque esercitazione militareche in questa fase già si configura come anticipazione di una possibile precipitazione bellica.
  • Il Governo deve tagliare le spese militari destinando i possibili risparmi alla spesa sociale. Occorre avviare una politica di demilitarizzazione, rifiutando i diktat della NATOe del complesso militare/industriale.

Chiediamo alle forze politiche sinceramente pacifiste, al sindacalismo conflittuale, all’associazionismo indipendente, ai movimenti di lotta ambientali e per la pace, agli studenti e alle studentesse, ai cittadini e alle cittadine tutte, di partecipare al presidio / conferenza stampa di sabato 19 febbraio di fronte alla base USA di camp Darby.

 

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