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Per Franco Serantini. A 50 anni dal tuo assassinio nessun antifascista ti dimentica

Oggi è il 7 maggio e sono passati cinquant’anni dall’omicidio di Franco Serantini, ucciso a Pisa nel 1972 da ripetuti pestaggi da parte di agenti della polizia, intervenuta contro una manifestazione di Lotta Continua, che contestava un comizio di Giuseppe Niccolai, deputato del Movimento Sociale Italiano, partito erede del fascismo dopo la nascita della Repubblica.

Serantini venne portato nel carcere Don Bosco di Pisa, dove morì due giorni dopo, lasciato agonizzare dai secondini e dai medici del carcere.

Con lui vennero uccisi e continuano a morire, per mano delle forze della repressione e dei fascisti, anarchici, comunisti, sindacalisti, lavoratori, che si battono contro un “ordine costituito” che ancora oggi distrugge vite e natura sull’altare di un sistema che non ha futuro, se non nello sfruttamento, nelle guerre di aggressione e di conquista.

Il ricordo di Franco assume ancora più importanza in questa fase in cui per la campagne dei governi occidentali contro la Russi, viene falsificata la storia e la realtà completamente contorta.

A reti unificate i Nazisti organizzati a livello internazionale nel Battaglione Azov, delle altre formazioni nell’esercito dell’Ucraina, organizzazioni politiche e giornalisti afferenti all’estrema destra Ucraina.

Gli eredi del nazista Bandera che per otto anni hanno massacrato i popoli del Donbass, oppresso minoranze etnico-linguistiche e represso nel sangue opposizioni politiche e sindacali in Ucraina, oggi per i giornali italiani diventano “resistenti”, infangando quello che è stato la Resistenza Italiana, i suoi partigiani e tutti gli antifascisti, come Franco Serantini.

Nei giorni scorsi a Bologna una giovane compagna a cui va la massima solidarietà possibile, di @cambiare rotta e iscritta all’assemblea di Potere al Popolo Bologna è stata aggredita da una squadraccia di fascisti (link al comunicato), che forti della legittimità che cucitagli addosso dalle amministrazioni e giornali  hanno reiterato provocazioni in occasione del Primo Maggio e della festa per la giornata della liberazione.

Oggi, 7 maggio, ricordiamo Franco Serantini nelle e per le lotte di oggi, con ancora più forza contro il nazi fascismo, il capitalismo e le loro barbarie, verso quello che noi chiamiamo Socialismo del XXI secolo.

Non un passo indietro!

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