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Massa Martana (PG). Il Comune vieta il Mistero Buffo di Dario Fo

E’ accaduto al Comune di Massa Martana, in provincia di Perugia, dove il sindaco Francesco Federici (del Pd, sic!) avrebbe deciso di censurare lo spettacolo “Il Mistero Buffo” di Dario Fo, perché “non adeguato”, per i temi attinenti alla religione cattolica e alla popolazione.

A denunciare quanto accaduto è il regista dello spettacolo Eugenio Allegri. Dal Comune parlano di fraintendimento ma lo spettacolo comunque non ci sarà, “e non per la censura”.

Il 21 agosto, a contratto firmato, apprendiamo dall’organizzazione del festival che l’amministrazione della cittadina umbra si è opposta alla realizzazione dello spettacolo“. Motivo? Urterebbe la sensibilità religiosa dei credenti”. Non è certo la prima volta che lo spettacolo di Dario Fo incontra opposizioni e censure, ma erano gli anni Settanta. “Riteniamo che vietare in Italia nel 2020 uno spettacolo di un Premio Nobel per la letteratura sia un grave campanello d’allarme per quanto riguarda la situazione culturale del nostro Paese”, ha sottolineato il regista.

Come noto, anche nel resto del mondo, testo di Dario Fo si basa su alcuni episodi della vita di Gesù tratti dai vangeli apocrifi. Una versione secondo sindaco e amministrazione non digeribile per uno spettacolo teatrale in piazza.

Gli organizzatori fanno sapere che “l’amministrazione è stata irremovibile. Ci hanno detto che uno spettacolo in piazza, gratuito, come ‘Mistero buffo’ non andava bene per tutti. Invece, fatto in teatro e a pagamento, avrebbe rispettato la libera scelta”.

Certo che di questo passo anche Shakespeare….

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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2 Commenti


  • frank

    Il PD e la cultura…, il PD e la censura: anno zero. Sono come le vongole: tutti nella stessa zuppiera a pisciarsi in faccia gli uni con gli altri! Altro che progressisti, rifirmisti: vetero-democristiani lobbisti e fancazzisti


  • Maria Pugliatti

    Vogliono che i cittadini restino ignoranti, al solito hanno paura della cultura. Scandalosa la motivazione!

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