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Terni: unica donna candidata a sindaco. Ecco Silvia Tobia con Potere al Popolo

È l’unica donna candidata a sindaco di Terni alle prossime elezioni amministrative: Silvia Tobia lunedì mattina si è presentata ufficialmente a palazzo Spada, insieme ai candidati di Potere al Popolo che la sostengono.

«Il nostro movimento – ha spiegato la Tobia – è nato nel 2017 a Napoli, in un ex ospedale psichiatrico abbandonato, e raccoglie tutti coloro che non cedono alla rassegnazione e contrastano la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto e della rendita, lo svuotamento della democrazia. Vogliamo che le persone riacquistino fiducia nella politica che è l’unico mezzo per cambiare la nostra società. Serve unità a difesa degli interessi degli ultimi, altrimenti i professionisti della politica continueranno a prendere decisioni sulla nostra pelle, indisturbati».

Circa i programmi per Terni, Silvia Tobia vuole «partire dai comitati di quartiere e da una città policentrica che vuole dare alle periferie la stessa dignità che solitamente viene riservata al centro. Lavoreremo per incentivare e creare luoghi di cultura, il piccolo commercio e la socialità. Vogliamo spazi in cui incontrarsi, discutere dei problemi della città e dialogare con l’amministrazione comunale. Noi non caleremo decisioni dall’alto ma vogliamo interloquire con i cittadini per trovare le soluzioni insieme a loro».

Per la capolista di Potere al Popolo, Benedetta Calderigi, «la politica si fa in prima persona, noi ci mettiamo ogni giorno cuore e faccia perché una delega non basta, ma serve partecipazione: quello che noi chiamiamo ‘controllo popolare’. Il diritto alla felicità nel concreto vuol dire lottare per estendere i diritti».

Spazio nel programma anche al contrasto alla violenza di genere: «Vogliamo incrementare gli spazi per difendere le donne e chi si ritrova, per logiche di potere, agli ultimi posti di questa società».

Angelo Morbidoni ha invece sottolineato la necessità di «rendere di nuovo pubblici tutti i servizi ed i beni comuni. Qual è la funzione della politica in un contesto dominato dal privato? Forse delegare e basta o, peggio, scambiarsi favori.

Noi non negoziamo su queste cose e anche per questo abbiamo deciso di non ‘apparentarci’ con altre forze politiche. Stiamo tornando ad una fase storica in cui il ceto medio-basso ha solo la possibilità di vivere, lavorare e assecondare il capitale e chi lo rappresenta. Una cosa non solo offensiva, ma pericolosa per il sistema-Italia».

Matteo Stoico ha rimarcato come il programma di Potere al Popolo nasce «da un esercizio democratico, da laboratori di scrittura creativa che hanno chiamato i cittadini ad esprimersi su cosa vogliono per Terni. Queste idee le porteremo avanti anche se non dovessimo essere eletti».

Martina Leonardi, fondatrice negli ultimi anni di un’associazione che si è opposta a più riprese alla chiusura delle scuole durante la pandemia, ha sottolineato le condizioni di una regione «che è fra le prime per abbandono scolastico che causa povertà educativa e disuguaglianza sociale. In Umbria, poi, dapprima il centrosinistra e poi il centrodestra hanno causato danni enormi anche al welfare.

In Potere al Popolo e in Silvia Tobia ho trovato quella coerenza che serve per affrontare e risolvere problemi come quelli di chi è stato abbandonato dalla politica, delle periferie, di chi ha bisogno di una casa popolare e di chi reclama cura per la città e le persone. Anche altri candidati parlano di questi temi, ma loro alle spalle hanno i partiti che hanno solo tagliato fondi al pubblico, aprendo spazi enormi ai privati e ai loro interessi».

* da UmbriaOn

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