Come Potere al Popolo, vorremmo capire meglio cosa sta accadendo nelle scuole della nostra città poiché continuano ad arrivare segnalazioni.
Questa volta ci sagnalano che alcuni bambini di una scuola sono stati portati a casa per pranzo dai genitori che risultavano avere delle rate della mensa non pagate, come sarebbe stato richiesto alle famiglie dalla scuola stessa.
Su questo punto, premettendo che apprezziamo la nota prodotta dall’amministrazione comunale a seguito della nostra segnalazione, però non possiamo non condannare le dichiarazioni dell’assessora Altamura, riportate anche da due diverse testate giornalistiche.
In queste dichiarazioni si dice che la nostra organizzazione, Potere al Popolo, avrebbe agito nel denunciare per un mero tentativo di strumentalizzazione politica, dichiarando il falso.
In realtà, il nostro intento è stato quello di mettere in luce una problematica segnalataci dalle famiglie e che, stando alle dichiarazioni e alle mail ricevute dalle stesse, presupponevano la possibilità di veder leso il diritto allo studio dei bambini e delle bambine nelle scuole (perché il momento del pasto fa parte, o almeno dovrebbe, del momento educativo dei più piccoli).
Intervenire è stato per noi quindi un dovere verso quelle famiglie che ci hanno contattato e verso chi avrebbe potuto subire un danno da queste politiche punitive. Quello che vorremmo capire è come mai la Gemos abbia trasmesso queste direttive alle scuole, che a loro volta si sarebbero prestate ad allarmare le famiglie, ledendo di fatto il diritto allo studio di una categoria fragile come quella dei bambini, ignorando oltretutto l’articolo 21 del capitolato.
Quello che sentiamo di fare è di unirci agli appelli lanciati dal sindacato dei Cobas Scuola e dal comitato Co.Sec, affinché si diffonda la comunicazione che le scuole non interrompano questo servizio in nessuno caso e, se viene accertato quello che si evince dall’ultima segnalazione pervenutaci, riaccolgano tutti i bambini alla mensa.
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