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No, non siamo proprio “tutti uguali”

Per quelli che “siete tutti uguali” racconto un po’, in ordine sparso, quello che ho visto negli ultimi 3 giorni.

Ho visto la nostra candidata alla presidenza della Regione affiggere i manifesti nelle frazioni più piccole della regione.

Ho visto un nostro esponente nazionale, il compagno Giorgio Cremaschi, un esempio per tutti noi, venire in Umbria per darci una mano e farsi in due giorni:

– 400 chilometri in treno.

– 300 chilometri in macchina.

– 2 presentazioni del suo libro (a Gubbio e Spoleto).

– 1 comizio sotto il palazzo della Regione a Perugia.

– 1 volantinaggio davanti all’acciaieria di Terni.

In due giorni.

Ho visto persone speciali farsi il culo perché sanno che noi ci facciamo una campagna elettorale con 1.500 euro, mentre se a questa cifra aggiungete due zeri non raggiungete comunque neanche la metà della cifra che spenderanno altre forze politiche. Solo che noi la campagna elettorale la facciamo con i nostri soldi, per migliorare la vita della maggioranza, della nostra gente. Gli altri saranno debitori nei confronti di qualcuno, di una piccola minoranza di ricchi.

Vedo sul nostro simbolo la bandiera palestinese perché durante un genocidio e con i venti di guerra che soffiano sempre più forte noi non ci voltiamo dall’altra parte. Le altre forze politiche di questo non parlano “perché si tratta di elezioni locali”. Intanto però non disdegnano il sostegno di forze politiche che hanno le mani sporche del sangue di 25.000 bambini palestinesi, serve di quel sistema politico-militare-industriale che noi vogliamo spazzare via costruendo l’alternativa a partire dai territori perché è anche qui che la loro guerra si fa sentire, perché il suo costo viene scaricato sulle fasce popolari che vedono tutto aumentare e faticano ad arrivare alla fine del mese. E perché se, ad esempio, chiudono gli ospedali è perché tutte le forze politiche presenti in Parlamento sono “atlantiste” e per preparare le guerre della NATO aumentano da 30 anni le spese militari.

A quelli che dicono “siete tutti uguali” rispondiamo che noi siamo diversi e lo dimostriamo tutti i giorni. Siete voi che siete tutti uguali, perché vi siete rassegnati ad un mondo di merda (fateci caso, siete la maggioranza). E sinceramente ci fate pure un po’ pena ed anche un po’ schifo, perché è grazie a voi che quelli che tanto odiate possono continuare a fottervi e a ridere di voi.

Invece, per quanto ci riguarda…

AQUI NO SE RINDE NADIE!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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3 Commenti


  • alfredo simone

    Infatti non sareste uguali agli altri ma sareste nell’impossibilità di incidere sulle politiche della maggioranza. Credere di cambiare le cose è, secondo me, un grosso errore; altra cosa è mettere in campo la propria capacità di mobilitare “le masse” e tentare di condizionare alcune scelte..


    • Redazione Contropiano

      l’errore più grande è sempre creder di non poter cambiare le cose…


  • kh beyer

    Il comunismo è la dottrina che combatte il capitalismo in tutte le sue forme.

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