Menu

L’odio fascio-leghista è contagioso

Pochi giorni fa, un ragazzino dalla pelle nera, si immerge in una fontana situata in piazza indipendenza a San Donà, nel bel mezzo dell’assolato pomeriggio di luglio. Dopo essere stato rimproverato da alcuni dipendenti comunali, se ne esce. Il giorno seguente, sulla pagina Facebook del vicepresidente della regione Veneto Forcolin, appare la foto del ragazzino dentro la fontana, accompagnata dall’indignazione per quel gesto. Il politico scrive di “extracomunitari che fanno il bagno lungo il corso d’acqua in totale pace e disinvoltura”. I commenti dei supporters del politico leghista non si sono fatti attendere: “mettiamo i piranha”; “e dopo se lo picchio sono anche razzista”; “bisognava prenderlo e buttarlo nel Piave con una pietra al collo”; “ci vorrebbe un bel rastrellamento come ai vecchi tempi”; “doveva puzzare tanto per mettersi in ammollo”; “dargli fuoco e asciugarli con la benzina”. Altri ancora più offensivi e di inneggio al fascismo e al ventennio mussoliniano.

Il muro che separava la destra borghese e conservatrice da quella radicale e xenofoba è crollato. Le destre sono unite nel programma di militarizzazione dei rapporti sociali, dell’organizzazione gerarchica della società, della criminalizzazione di tutte le diversità e devianze.

La Lega nord fonda la sua proposta politica su temi quali l’identità regionale , l’immigrazione, la famiglia, la questione della sicurezza; il controllo e la regolazione della popolazione a partire dai territori, da attuarsi attraverso una selezione in base all’identità.

La Lega, fonda il suo consenso elettorale sul principio della difesa della comunità “naturale” e autoctona dalle presenze straniere, usando pratiche razziste e xenofobe. Per difendere la società “che è stata” ed evitare la sua “polverizzazione”, tornano in auge vecchi metodi e parole d’ordine tipicamente fasciste: c’è l’invocazione ad aver più “legge e ordine”; gli appelli vengono diretti al popolo; tutti i meccanismi rappresentativi, messi in campo, rispondono al bisogno di autorità e di guida.

Il tutto legato dall’unico vero spirito identitario, quello razzista contro gli immigrati, che vengono visti esclusivamente come forza lavoro senza diritti. Il fascismo si è insediato nella vita contemporanea ed è difficile da isolare in questo contesto sociale, è difficile da combattere. La Lega ha fatto suo il vocabolario e l’ideologia fascista che considera, il tema della lotta all’immigrazione, come l’elemento cardine della difesa di un’ identità concepita su base etnica.

Mediaticamente, il partito e i suoi maggiori esponenti, lanciano messaggi e diffondono le teorie contro gli stranieri, gli extracomunitari ecc .

Nella pagina Facebook del vice presidente del Veneto perciò, si sono potuti leggere i “pensieri” di alcune decine di schifose canaglie razziste e fasciste, nostalgici dei tempi in cui Mussolini invadeva terre e rubava le risorse ai paesi colonizzati, con l’assurda consapevolezza di aiutarli “a casa loro”, dall’alto della sua presunta superiorità etnica.

Forcolin è responsabile tanto quanto i “ruspa boys”, della deriva fascista e razzista di quei commenti, in quanto non ha fatto nulla per porre fine all’intollerante escalation! Militanti e simpatizzanti si sentono uniti al capo, i loro nemici sono gli stessi, i loro obiettivi sono uguali.

La Lega nord macina consenso perché da sempre indirizza il malessere sociale verso gli ultimi arrivati, emblema di ogni male e capro espiatorio privilegiato del rancore sociale. Evidentemente però, in virtù della regola del politically correct, i mass media e i politici preferiscono non chiamare le cose col loro nome e non dire le cose come stanno: i commenti scritti sulla pagina del vice presidente del Veneto sono fascisti!

Il vice presidente del Veneto, come può continuare a ricoprire un ruolo istituzionale, visto che in Italia l’apologia di fascismo è ancora un reato, presente anche nella XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione?

Alberto D’Andrea, Comunisti Veneto Orientale

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *