Quando si parla a vanvera di profughi, migranti, rifugiati economici o politici… Bisognerebbe tacere un giorno.
Come l’Alex di Clockwork Orange si dovrebbe esser costretti a guardarli tutti in faccia.
O perlomeno a rivedere mille volte la sintesi terribile e sontuosa, l’omaggio quasi silenzioso offerto da Roger Waters.
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