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Pisa. Democrazia cercasi

Venerdì 8 maggio ore 17, Via Bovio 50 Pisa

Il circolo Agorà promuove l’incontro
“Democrazia cercasi”

Incentrato sulla progressiva regressione della democrazia formale e sostanziale
nelle istituzioni centrali e periferiche del paese.

Parteciperanno

Stefano Azzarà, ricercatore di Storia della filosofia all’Università di Urbino.

Fabio Bentivoglio, insegnante di Storia e Filosofia

Giorgio Bindi, Avvocato

Coordina Maria Pia De Salvo, Biblioteca Andrea Fisoni del circolo agorà

All’incontro interverranno:
Stefania Bozzi, Presidente ARCI Pisa, Elisabetta Zuccaro e Pierluigi Pagnotta del M5S, Emanuela Grifoni Ross@ Pisa, Federico Dettori Rete dei Comunisti, Beatrice Bardelli PRC Pisa, Progetto Rebeldìa, Una Città in Comune, Mauro Solida, USB Fed. di Pisa.

AL TERMINE DELL’INCONTRO APERITIVO/BUFFET PER RACCOGLIERE FONDI A COPERTURA SPESE CONTRO LE SANZIONI AMMINISTRATIVE AL CIRCOLO AGORÀ PER I TOTEM RIMOSSI.

DURANTE LA GIORNATA SARANNO RACCOLTE LE FIRME SULL’APPELLO PER IL RIPRISTINO DEI TOTEM INFORMATIVI IN CENTRO STORICO.

La presentazione dell’omonimo libro del filosofo Stefano Azzarà ci permetterà di contestualizzare storicamente l’attuale attacco al sistema democratico e costituzionale italiano. Come giustamente si chiede l’autore: “…Possiamo ancora parlare di democrazia in Italia? Mutamenti imponenti hanno favorito una forma neobonapartistica e ipermediatica di potere carismatico e hanno relegato molti cittadini nell’astensionismo o nella protesta rabbiosa. In nome dell’emergenza economica permanente e della governabilità, gli spazi di riflessione pubblica sono stati sacrificati al primato di un decisionismo improvvisato”.

L’incontro sarà quindi occasione per tornare a denunciare le politiche dell’attuale Giunta comunale pisana, che si muove esattamente nel solco dei processi regressivi, autoritari, antidemocratici denunciati nel testo di Azzarà. La progressiva negazione di spazi di agibilità politica, culturale, sociale, sindacale e d’informazione imposti attraverso atti d’autorità unilaterali presi da quest’amministrazione locale, determinano una progressiva condizione di emarginazione di tutte le realtà che non si riconoscono nelle politiche che guidano la città.

La recente rimozione forzosa dal centro storico dei totem informativi dell’associazionismo di base rappresenta e racchiude, per la sua valenza materiale e simbolica, questa “cultura” politica, che intendiamo contrastare con estrema determinazione.

 

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