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Il ministro delle infrastrutture Paola De Micheli, PD area Zingaretti, in una lunga e caramellosa intervista a La Stampa FIAT annuncia il rilancio in grande delle famigerate Grandi Opere.

Il TAV in Valle Susa deve essere accelerato, la Gronda a Genova va fatta e così via.

Il nuovo ministro si è insediato da tre ore, ma ha già chiara tutta l’analisi costi benefici, che è quella di Confindustria e naturalmente del giornale che la metta in cornice.

De Micheli fa anche la furbetta su Benetton, qui probabilmente in buona compagnia governativa, quando sottolinea che revisione delle concessioni autostradali non significa revoca. Che significa allora? Mah.

Certo se il governo avesse voluto essere chiaro avrebbe dovuto dire nazionalizzazione delle autostrade, che sono uno di quei beni comuni di cui tanto parlano i 26 punti che il M5S ha posto in consultazione. Ma quando mai.

Cosi il nuovo ministro PD può usare le stesse esatte parole di Salvini: basta con la politica dei no.

Diversamente leghisti.

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