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Scuole di serie A e di serie B. “Non fate gli ipocriti, è esattamente quello che volevate”

Ora si fa scandalo perché un istituto comprensivo (elementari e medie, ndr) di Roma si fa pubblicità vantando che nelle sue sedi i poveri studiano coi poveri ed i ricchi coi ricchi. È la terza volta che questa pubblicità progresso va sui giornali, prima un liceo di Brescia ed un altro di Roma avevano chiesto iscrizioni perché da loro ci sono figli di classi agiate e non di migranti. Magari ce ne sono stati altri di questi annunci in vista dell’open day, quando una scuola si mette in mostra sul mercato dell’istruzione.

È una vergogna, ma le reazioni istituzionali e di palazzo ad essa sono pura ipocrisia. I presidi zelanti che sul web vendono la loro scuola con linguaggio banale e feroce sono il prodotto di 23 anni di controriforma della scuola, dal varo dell’autonomia scolastica alla buona scuola.

Le scuole sono state messe in competizione sul mercato come le imprese e i presidi sono diventati come manager, padroni. Le famiglie sono clienti ed i figli prodotti. E allora è conseguente che il peggio della competitività sociale, fino al razzismo, divenga propaganda per affermare il valore di un istituto rispetto ad un altro. Andate coi ricchi, magari imparate come si fa.

È l’autonomia scolastica che fa parlare le scuole come i decreti sicurezza di Salvini. E ora non contenti di aver distrutto la scuola, Lega e PD vogliono applicare lo stesso modello a tutto il paese con l’autonomia differenziata.

Venite a pagare le tasse in Emilia, o in Lombardia qui si sta meglio e chi è povero o sta al posto suo o lo mandiamo via. Questo diranno i presidenti manager delle regioni ricche tra qualche anno, se oggi passa l’autonomia. Dopo le scuole azienda avremo le regioni azienda in competizione selvaggia tra loro.

Non ci credete? Confrontate cosa dicevano venti anni fa i sostenitori dell’autonomia scolastica con la propaganda web attuale delle scuole.

Non fate scandalo, non fate gli ipocriti. Voi, “politici” di centrodestrasinistra. Se chiamate autonomia scolastica e differenziata ciò che in realtà è l’introduzione dei più perversi meccanismi di mercato nel sistema pubblico e nel paese nel suo insieme, non stupitevi poi se c’è chi vi prende sul serio.

Questo schifo è roba vostra e siete tutti colpevoli anche perché volete continuare come e peggio di prima.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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2 Commenti


  • Francesco salimbeni

    Condivido.


  • Rita Rucco

    Come si può non apprezzare e condividere pienamente questa lucida disamina? Aggiungerei che anche noi docenti abbiamo, se non apprezzato, sicuramente accettato supinamente il cosiddetto cambiamento! Ora il baratro e a un passo.

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