Menu

Sinn Fein: “riabilitare chi combattè con GB contro nazifascismo”

Il partito repubblicano irlandese, lo Sinn Fein, ha deciso di sostenere la campagna per il perdono istituzionale a favore di quei 5.000 soldati irlandesi che durante la Seconda Guerra Mondiale decisero di «disertare» e di combattere al fianco della Gran Bretagna contro il nazifascismo.
Durante gli anni del conflitto una parte dei nazionalisti irlandesi – quelli legati alle correnti reazionarie e di destra – all’epoca avevano infatti dichiarato che avrebbero accolto i tedeschi come dei «liberatori» e degli «amici» se avessero prevalso sugli odiati inglesi. Eppure molti irlandesi decisero di arruolarsi e di combattere nell’esercito britannico contro gli eserciti della Germani, dell’Italia e del Giappone. Tra questi ci furono anche 4.983 soldati regolari irlandesi. Allora il governo di Eamon de Valera li punì privandoli della pensione militare e negando loro l’accesso al pubblico impiego. Condanna che restò in vigore per tutto il secondo dopoguerra. Ora i repubblicani di sinistra dello Sinn Fein hanno deciso di dare nuovo slancio al movimento per riabilitare la memoria di quei soldati e dei veterani superstiti. «Queste persone dovrebbero essere perdonate, è ovvio», ha detto al Times un portavoce dei repubblicani. «Si tratta di uomini anziani che hanno combattuto una guerra contro il fascismo. Hanno combattuto per una giusta causa. Non credo che nessuno possa dire che non possono godere degli stessi diritti». Purtroppo per molti anni è stato così. «Le regole erano chiare», ha detto il figlio di Paddy Reid, veterano della battaglia di Kohima, lo scontro del 1944 che sbarrò la strada ai giapponesi in India. «Nessuno poteva dar lavoro a mio padre» nelle amministrazioni pubbliche.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *