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Afghanistan: torture sistematiche contro i detenuti

L’Afghanistan occupato dalle ‘potenze democratiche’ è sempre più simile, se non addirittura peggiore, rispetto a quando il potere era nelle mani degli studenti coranici.
La «polizia e i servizi segreti afghani (Nds) torturano i detenuti in maniera abituale in almeno una decina di prigioni». La denuncia è giunta da una ong afghana che ha mostrato grande preoccupazione per l’aumento delle violenze nei confronti dei prigionieri nelle carceri dell’Afghanistan. «Diversi ricercatori hanno in mano prove credibili di uso della tortura in nove strutture della Nds e in altri locali della polizia afghana», ha precisato la Commissione indipendente afghana per i diritti dell’uomo (Aihrc) in un rapporto pubblicato sabato scorso. Tra le varie torture inflitte figurano «massacri con calci e pugni, l’essere appesi al soffitto, scariche elettriche, minacce di abusi sessuali, reali abusi di questo tipo e altri genere di torture fisiche o psicologiche usate abitualmente per estorcere confessioni o altro tipo di informazioni». 

In un rapporto dell’Onu pubblicato lo scorso ottobre venivano denunciate «torture sistematiche» di prigionieri in cinque centri di detenzione afghani, quattro dei quali coincidono con quelli studiati dall’ong. Nel testo delle Nazioni Unite si precisava anche che il 46% dei detenuti intervistati che erano passati tra le mani dei servizi segreti, «avevano subito tecniche di interrogatorio» simili alla tortura. Il lavoro dell’Aihrc è “senza fondamento» e l’Nds rifiuta le sue conclusioni” ha ribattuto secco Lutfullah Mashal, il portavoce dei servizi segreti afghani. Sulla stessa linea anche Sediq Sediqqi, portavoce del ministero dell’Interno che “rifiuta totalmente le accuse contro la polizia”. Secondo Sediggi, la polizia »non conduce inchieste di questo tipo, nè fa uso della tortura, ma si occupa di sorvegliare i detenuti«. La stessa fonte ha poi precisato che si indagherà comunque sui casi di maltrattamento menzionati…

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